da LA REPUBBLICA, 28-11-1994

Galeone inguaia Maifredi
di ANONIMO

Galeone sorride, Maifredi è deluso. In palio c'erano, per il primo, il riscatto, la voglia di esserci; per l'altro mostrare che l'abbrivio inziale, vincente, non era dovuto all'entusiasmo, al frutto del caso: alla fine Galeone ha stravinto la sfida, e per Maifredi si aprono scenari più bui. L'Udinese vince a Venezia con merito, contro un Venezia sempre in difficoltà, anche dopo essere riuscita a sbloccare il risultato. Un tracollo imprevisto, soprattutto perchè proprio l'iniziale vantaggio (autorete di Calori) aveva illuso i tifosi della formazione di casa. Grinta e pressing sono state le armi vincenti della squadra friulana, capace di operare una convincente rimonta, nonostante l' assenza di Kozminski. Anche il Venezia lamentava tre infortunati, Mariani, Filippini e Vieri, ma le assenze non bastano da sole a spiegare le ragioni della seconda sconfitta consecutiva (la quinta nelle ultime sei gare). In questo kappaò c'è anche un po' di sfortuna. Maifredi può prendersela con la sfortuna, comunque: due traverse hanno negato il gol, ed avrebbero potuto cambiare la partita. Ma l'Udinese non ha rubato nulla: fortunata, ma anche più più matura, furba e più cinica. La compagine di Maifredi, partita molto male, rischia di capitolare subito al 10' ad opera di Calori, il quale, smarcatissimo in piena area, non trova di meglio che calciare l'invitante pallone sul corpo di Visi, uscitogli incontro alla disperata. Pochi minuti dopo è il Venezia ad avere sul piede di Ambrosetti (errore di Helveg) la palla buona per passare in vantaggio ma il bravo Ambrosetti riusce a respingere di piede il diagonale dell'attaccante neroverde. Al 22' comunque il Venezia fa centro: ancora Ambrosetti il protagonista, il suo tiro da fuori area, dopo aver urtato la gamba di Calori, beffa Battistini. L'autorete non esalta più di tanto il Venezia mentre dà la carica all'Udinese. I bianconeri infatti prendono in mano le redini dell'incontro e, dopo aver sfiorato il pareggio con Desideri e Scarchilli, le cui conclusioni fanno correre i brividi a Visi, riescono a riequilibrare il punteggio al 46' con Ripa, pronto a sfruttare un angolo battuto da Scarchilli. La ripresa si apre all'insegna del Venezia, che colpisce la traversa con un'acrobatica conclusione di Cerbone. Il pericolo mette le ali all'Udinese che poco dopo passa in vantaggio: veloce contropiede di Desideri, pallone a Pizzi che anticipa con la punta del piede Tentoni e deposita il pallone alle spalle dell'incolpevole Visi. La veemente reazione del Venezia s'infrange sulla barriera difensiva dell'Udinese. La squadra lagunare è sfortunatissima all' 85' quando una potente punizione di Barollo si stampa ancora sulla traversa, con Battistini già battuto. Un segno negativo del destino che trova conferma allo scadere quando il Venezia viene umiliato dalla terza segnatura bianconera: ancora un velocissimo contropiede, pallone a Marino il quale entra in area e batte nuovamente Visi con un angolato rasoterra. Da segnalare, in una partita tirata che ha fatto registrare ben sette ammonizioni, un serio infortunio a Bertotto, uscito al 15' della ripresa, per una forte distorsione al ginocchio destro.

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