Pizzi è decisivo Bigon resta in zona sofferenza
Un ritorno amaro ritorno, quello di Bigon a Udine. Per l'ex tecnico bianconero la trasferta friulana è costata la prima sconfitta. L' Ascoli resta in quart'ultima posizione, e vede le altre squadre allontanarsi pericolosamente. Diverso stato d'animo per Galeone: da quando siede sulla panchina friulana la squadra sembra aver finalmente ritrovato stimoli e concentrazione: la vittoria di ieri vale il quarto posto in classifica. Il risultato, netto, è stato propiziato da un calcio di rigore di Pizzi, che praticamente ha dato la svolta decisiva alla partita. Una botta psicologica per l' Ascoli, giunta proprio allo scadere del primo tempo, quando Bigon si stava già avviando negli spogliatoi. L' Udinese si è riconciliata con il proprio pubblico. L' Ascoli da tre domeniche (dall' arrivo di Bigon) non prendeva gol: ne ha presi tre, e potevano essere di più se Bizzari, in diverse occasioni, non ci avesse messo una pezza. Gli ospiti sono apparsi in difficoltà a centrocampo dove, dopo un buon avvio, hanno via via lasciato troppo spazio a Pizzi, Scarchilli e soprattutto Ametrano, autentico maratoneta di questa Udinese, che sono riusciti a rifornire Marino e Poggi non poche spine nella difesa ascolana. I giocatori di Bigon, tuttavia, non si sono mai chiusi in difesa e in più occasioni, almeno fino al rigore di Pizzi con il quale il risultato è stato sbloccato, hanno messo in difficoltà l'Udinese che però alla lunga ha fatto pesare il suo maggiore tasso tecnico. Bierhoff, infatti, ha avuto due occasioni, al 4' e al 27', ma le ha sprecate. Poi l'Udinese è salita in cattedra ed è passata su rigore al 44' (fallo di mano di Bosi) trasformato da Pizzi, chiudendo di fatto la partita al 3' della ripresa con Poggi che ha finalizzato un bel traversone di Ametrano. Il terzo gol bianconero è stata una autorete di Pascucci. L'Ascoli a questo punto ha reagito trovando il gol della bandiera su rigore, trasformato da Bierhoff, per un fallo di Ripa su Mirabelli.