da LA REPUBBLICA, 30-1-1995

Galeone nuova versione
di ANONIMO

Giovanni Galeone guarda le statistiche e sorride. Ne ha tutti i motivi: diciassette punti in nove gare, una media di due gol a partita, tre vittorie consecutive. In poco più di due mesi di lavoro è riuscito a rilanciare l'Udinese, oggi seconda in classifica. Per Galeone quella di ieri è stata la giornata dei ricordi e della nostalgia: e poco è mancato che il Pescara non gli giocasse un brutto scherzo. L'Udinese ha dovuto recuperare il rigore realizzato da Nobile, vincendo soltanto nel finale, quando il cuore ha sostituito l' organizzazione e gli schemi tattici. Il Pescara non ha disputato una gara di solo contenimento. Anzi, si è difesa con ordine ed è pure riuscita a passare in vantaggio con Nobile che al 40' ha trasformato un rigore, concesso per fallo di Battistini su Di Giannatale. L'Udinese ha reagito nella ripresa: Pizzi, Scarchilli, Ametrano e il ritrovato Desideri hanno fatto "quadrare il cerchio" del centrocampo, e sono fioccate le occasioni da gol, mancate per precipitazione da Marino, Poggi e Banchelli. Gli abruzzesi, in dieci per l'espulsione di Gelsi (per doppia ammonizione), si sono chiusi, ed è cominciato un vero assedio alla porta di De Sanctis: l'Udinese ha pareggiato con Calori, di testa, e chiuso il conto con Kozminski, dopo un' azione corale.

Back