da IL GAZZETTINO, 9-4-2006
Livorno-Udinese 0-2
di UMBERTO SARCINELLI
Giovanni Galeone ha fatto saltare il tappo che teneva compressa l'Udinese nella sua bottiglia. Rischiava di andare in aceto. Liberata manda dolci bollicine ai suoi tifosi e al campionato. Seconda vittoria consecutiva, la salvezza che diventa sempre più vicina, una consapevolezza di forza che cresce di giorno in giorno. Così l'Udinese conquista a Livorno tre punti condannando la squadra di Mazzone alla sesta sconfitta di fila e soprattutto a una dura contestazione da parte dei suoi tifosi. Dopo il secondo gol bianconero, infatti, gli ultras hanno abbandonato la curva nord e alcuni di loro hanno raggiunto la tribuna insultando Spinelli. Galeone conferma la formazione vittoriosa sul Parma, disponendola in campo ancora un po' più corta per sfruttare i movimenti di Di Natale e Barreto senza palla e la progressione di Iaquinta. Così il centrocampo bianconero è una molla pronta a scattare, con Felipe e Zenoni che diventano centrocampisti aggiunti. Le ripartenze udinesi sono micidiali, perchè Mazzone disegna la sua squadra infoltendo il centrocampo e sguarnendo le fasce. La superiorità numerica viene però vanificata da due situazioni: la bravura dei bianconeri nel giocare di prima, a un tocco, e la superiore condizione fisica dei friulani.
Lo schema tattico impostato da Galeone è evidentissimo fin dai primi minuti e raggiunge concretezza di palla gol all'8' con Barreto che duetta con Zenoni e sul cross di quest'ultimo Di Natale calcia in semirovesciata mandando, però, la palla alta. Barreto e Di Natale si scambiano spesso la posizione e al 16' il brasiliano serve Totò in area per l'allungo su Iaquinta che perde il tempo del tiro e Amelia para. L'Udinese ha il possesso palla e guadagna spazi di campo, al 20' una punizione battuta da Muntari sul secondo palo trova Natali che di piede manda alto. Poi al 34' c'è una bella triangolazione Barreto-Muntari con il brasiliano va in gol, ma De Santis annulla per fuorigioco. Il gol arriva un minuto dopo, al termine di una lunga azione, Candela apre sulla sinistra per Felipe che avanza e crossa al centro dove irrompe Iaquinta che tira, Amelia ribatte, ma lui riprende e segna. La risposta granata è affidata a Lucarelli, prima di testa su cross di Palladino (37'), alto, poi su punizione (38') a sfiorare il palo alla sinistra di De Sanctis. Una dimostrazione di vitalità che si squaglia davanti alla sicurezza che l'Udinese mostra in tutti i settori.
Nella ripresa Mazzone cerca di sfruttare di più le fasce laterali per rifornire Lucarelli di cross. Vanno in campo Cesar Prates e Colucci per Passoni e Ruotolo. Il cambio produce un effimero successo nei primissimi minuti che culminano con il tiro di Palladino, parato da De Sanctis. Poi al 7', al primo affondo bianconero, il raddoppio. Dal calcio d'angolo Di Natale batte a centroarea dove Natali salta più alto di tutti, indisturbato, e batte Amelia. Mazzone cambia l'attacco, immettendo Bakayoko al posto di Palladino, ma è Barreto a sprecare un'occasione d'oro al 11'.
La reazione del Livorno è ancora tutta sulle spalle di Lucarelli che prima tira debolmente (17') di testa e poi di(24') di piede. Ma al 21' l'Udinese riesce ad andare in gol, con Iaquinta che sfrutta una corta respinta di Amelia, ma l'assistente dell'arbitro Biasutto alza la bandierina per il fuorigioco, scatenando l'ira della punta che lo investe di improperi. De Santis estrae il "rosso". Udinese in dieci, con Bertotto che prende il posto di Di Natale equilibrando la tattica di gioco e i tifosi livornesi che abbandonano la curva. L'Udinese si difende con ordine e i suoi tifosi possono esultare, mentre Balleri, in uno scontro di testa con Vidigal rimane a terra ed esce in barella: per lui, fortunatamente solo trauma cranico.