da LA REPUBBLICA, 9/1/1992

Pescara, colpo da serie A
di EZIO CAPUTO   

Galeone mette in crisi Bigon e il Lecce. La sorte del tecnico pugliese dopo la dura sconfitta accusata nel recupero contro il Pescara ora è davvero appesa ad un filo. Al termine di una riunione del presidente Jurlano con i suoi più stretti collaboratori e col direttore sportivo Cataldo non è stata fornita alcuna comunicazione sugli argomenti trattati. Sembra tuttavia che la posizione di Bigon sia notevolmente compromessa. Se non saranno presi provvedimenti nelle prossime ore il tecnico rischia di essere licenziato se domenica la squadra dovesse deludere ancora contro la Reggiana. Lecce e Pescara si sono ritrovate dopo il 27 ottobre, quando si era reso necessario rinviare la partita per il grave malessere che aveva colpito l' arbitro Guidi. Il Lecce lamentava ben cinque assenze (Carannante, Amodio, Battara, La Rosa e Benedetti); ma nemmeno queste possono giustificare il crollo che la squadra ha avuto contro un pur brillante Pescara. La squadra di Galeone infatti per tutta la ripresa è stata padrona assoluta del campo: se Gatta non avesse compiuto un paio di prodezze il risultato sarebbe stato ancora più sostanzioso. Differenza di valori tecnici, diversa impostazione tattica, migliore tenuta atletica: tutto ha contribuito a fare la differenza tra un Pescara che sembrava recitare a soggetto ed un Lecce che stentava anche a fare le cose più elementari. La partita, quella vera, è durata solo 45 minuti: nel primo tempo gli ospiti forse non si erano resi conto della assoluta debolezza del Lecce. Ma già sul finire Pagano prima e Bivi poi avevano graziato il portiere leccese tirando fuori da ottima posizione. Era un segnale. Il Lecce non lo ha colto ed invece di accontentarsi del minimo garantito chiudendo i varchi agli avversari, con presunzione è andato avanti lasciando scoperta la difesa. Aleinikov in inizio di ripresa ha sfiorato il gol ma nel giro di otto minuti il caso per Galeone era chiuso: azione in linea Allegri, Massara, Bivi ed è stato il primo gol. Il Pescara ormai aveva trovato la strada giusta per mettere in crisi il Lecce quando voleva: ha approfittato di un clamoroso errore di Biondo che solo dinanzi a Torresin ha mancato il pareggio ed è rimasto così padrone del campo. Il bis di Massara ed il tris di Bivi erano solo il sigillo formale a una vittoria alla quale il Lecce non aveva nemmeno tentato di opporsi. E quando Baldieri segnava il gol della bandiera tutto avveniva in uno scenario melanconico, con il pubblico deluso e la serie A sempre più lontana per i pugliesi e un po' più vicina al Pescara.

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