Terrorismo

 

Così Hamas rivendica l’attentato in Israele,
ma chiede di liberare i due giornalisti francesi
 

 
Il Foglio


Hamas/1: “Questa (l’attentato a Beersheba, ndr) è solo una delle risposte al martirio dei nostri capi: lo sceicco Yassin e Rantissi. La nostra religione ci obbliga a rispondere alle aggressioni. Il popolo israeliano ha scelto i suoi governanti e ha scelto di esserne lo scudo. Per questo lo scudo dovrà subire altri colpi. Considerate quello di oggi un regalo ai nuovi arrivati nella nostra terra: questo è il destino che vi attende”.

Hamas/2: “Liberare i due ostaggi francesi accrescerebbe l’isolamento dell’atteggiamento ostile di americani e israeliani rispetto alle nazioni arabe e musulmane e farebbe aumentare l’appoggio della Francia a favore delle nostre aspirazioni”.

Jihad islamico: “Chiediamo all’Esercito islamico in Iraq di liberare George Malbrunot e Christian Chesnot… Il rapimento non è il modo giusto per affrontare la legge che vieta l’uso del velo islamico… La Francia ha mantenuto sempre una posizione equilibrata nei confronti dell’Iraq e contro la guerra, motivo per cui non esiste alcuna ragione che possa giustificare il sequestro”.

Comitato degli Ulema (Baghdad): “Inviamo un appello all’Esercito islamico in Iraq. Capiamo la rabbia che ha provocato in voi la legge sulla laicità in Francia, ma vogliamo dirvi che noi del comitato non crediamo che l’uccisione dei due ostaggi francesi sia la soluzione giusta per risolvere il problema. Ora ci sono problemi più grandi, come quello dell’occupazione dell’Iraq. L’uccisione dei due ostaggi darà una grande forza all’occupazione del paese”.

Portavoce di Moqtada al Sadr: “Questo (il rilascio dei due giornalisti francesi, ndr) aiuterà a rafforzare i rapporti con la Francia, che sostiene il popolo iracheno”.

Gruppo del Tawhid islamico-Brigate Omar al Mukhtar: “Inviamo questo appello ai nostri fratelli mujsheddin dell’Esercito islamico in Iraq ai quali chiediamo di liberare i due ostaggi francesi e il siriano che sono nelle vostre mani. Vi chiediamo nel nome dell’Islam di liberare gli ostaggi considerando la posizione della Francia sulla guerra e non quella del suo governo, così come per esaudire la richiesta di milioni di musulmani sia in Francia sia nei paesi islamici. Noi apprezziamo le vostre richieste, ma la mancata liberazione degli ostaggi francesi farà rivoltare il mondo contro l’islam e i musulmani ovunque, compreso in Francia, e questo peggiorerà la situazione dei musulmani. Allo stesso modo chiediamo al popolo francese di fare delle manifestazioni per fermare la legge francese che vieta il velo”.

Hezbollah: “Il rapimento non porterà alcun risultato positivo e farà soltanto gravi danni”. La liberazione “nel più breve tempo possibile” è essenziale per fare in modo “che l’attenzione possa concentrarsi sull’occupazione dell’Iraq”.

Yasser Arafat/1: “A nome dell’Autorità palestinese e dell’Olp mi rivolgo al popolo fratello iracheno, a tutte le organizzazioni irachene e, in particolare, ai nostri fratelli che tengono prigionieri i giornalisti francesi, perché facciano tutto il possibile per ottenere il loro rilascio, senza indugio”.

Yasser Arafat/2: “Questo lavoro (la liberazione, ndr) sarà un tributo per la causa palestinese e la garanzia delle buone relazioni esistenti con i nostri amici che appoggiano il popolo francese e il presidente Jacques Chirac”.

Fronte d’azione islamico (Giordania): “A causa della posizione del governo francese, che rifiuta l’occupazione anglo-americana dell’Iraq ci appelliamo alle persone che hanno rapito i due giornalisti affinché risparmino la loro vita”.

Ansar al Sunna così rivendica la decapitazione dei dodici lavoratori nepalesi rapiti e uccisi in Iraq: “Ci rivolgiamo alla Nazione islamica da oriente a occidente, non c’è dubbio che i torti subiti dai nemici di Allah costringono i musulmani a usare la lingua del Jihad. Allah fa rivivere la nazione islamica attraverso il Jihad, così come lui stesso dice: ‘Oh voi che credete, rispondete ad Allah e al Suo messaggero quando vi chiama a ciò che vi fa rivivere e sappiate che Allah si insinua tra l’uomo e il suo cuore e che sarete tutti radunati davanti a lui’. L’America si è presa gioco di noi e ha chiesto l’aiuto agli altri per combattere l’islam e la sua gente sotto la cosiddetta ‘guerra contro il terrorismo’ che è soltanto una guerra crociata contro i musulmani affinché non ritornino alla loro religione e non siano governati dalla sharia. A causa di questi torti abbiamo agito secondo il favore di Allah eseguendo la pena di morte nei confronti dei dodici nepalesi che sono sono venuti dal loro paese per aiutare chi combatte l’islam e i musulmani. Il loro paese è servo dei cristiani e degli ebrei. In conclusione lanciamo un appello al governo nepalese: ciò che avete visto con i vostri occhi è il destino che hanno tutti gli agenti, i traditori e le spie”.

 
 

Terrorismo: «Così Hamas rivendica l’attentato in Israele, ma chiede di liberare i due giornalisti francesi», Il Foglio 2.9.2004

 

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