Terrorismo

11 Marzo 2004
La strage di Madrid

La strage di Madrid:

Madrid è lontana,
nonostante il Ny Times

 

 
di Albacete Lorenzo


Gli attentati terroristici in Spagna sono stati seguiti con grande commozione dai mezzi di informazione e dal popolo americano. La tv, la radio e i giornali hanno dedicato ampio e adeguato spazio alla notizia. Tuttavia, al di là del tipico sbigottimento iniziale che provocano queste orribili tragedie, il fatto che l’attentato sia avvenuto in Spagna rende più difficile per la maggior parte degli americani capire come si debba rispondere alle bombe di Madrid.
La Spagna, per la coscienza americana, è un mistero, una terra di fantasia, un posto strano che ricorda il Medio Evo (il periodo più negativo della storia per l’americano medio), una terra di passioni, esagerazioni e stravagante religiosità. C’è poi il problema che il termine “Spagna” è usato anche per indicare l’America Latina, a sua volta immaginata come una sorta di enorme Messico, una regione interessante ma in qualche modo inaffidabile, da dove giungono i milioni di immigrati clandestini che rifiutano di assimilarsi completamente alla cultura anglosassone. Nei programmi di studi “multiculturali” di importanti università americane, la cultura “ispanica” è considerata di tipo non-occidentale, sullo stesso piano della civiltà asiatica o africana. C’è una sola ragione per tutto questo: l’anticattolicesimo americano. La Chiesa cattolica romana, anche nella sua versione americanizzata, rimane nella coscienza popolare americana una realtà strana, aliena, ancora una sorta di terrificante religione che potrebbe facilmente tornare a essere ancora una volta una pericolosa minaccia per la libertà americana. Secondo questo punto di vista, il “mondo spagnolo” è in sostanza la creazione di una fanatica mentalità cattolica. Che la Spagna sia un moderno paese europeo, che sia una fiorente democrazia, che Madrid sia come qualsiasi altra moderna città americana (con treni per i pendolari!), e che ora, proprio come l’America, sia diventata l’obiettivo di fanatiche organizzazioni religiose: tutto questo risulta difficile da capire per molti americani. è per questo che gli eventi della settimana scorsa in Spagna non sono semplicemente apparsi stranamente sorprendenti, ma è stato anche necessario accompagnare il resoconto delle notizie con una breve descrizione del paese e della sua situazione.
Poi ci sono le ripercussioni sulle elezioni presidenziali Usa. Se gli attentati terroristici in Spagna hanno offerto a Bush l’opportunità di ricordare al popolo americano il suo deciso impegno nella lotta al terrorismo, la vittoria dei socialisti nelle elezioni spagnole servirà a Kerry e ai democratici per sostenere che la strategia di Bush non è quella giusta. La Spagna può, per la coscienza americana, assumere un’importanza ben maggiore di quanto chiunque avrebbe immaginato anche solo una settimana fa. L’editoriale del New York Times sugli attentati di Madrid si conclude con queste parole: «Siamo tutti madrileni». Stupefacente

 

Terrorismo: «La strage di Madrid:Madrid è lontana, nonostante il Ny Times» di Albacete Lorenzo, Tempi, Numero: 12 - 19 Marzo 2004

 

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