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L’attentato terroristico portato agli Stati Uniti 11 Settembre 2001. |
Dopo l'orrenda carneficina perpetrata nel cuore di New York e Washington, con migliaia di vittime civili innocenti e con pesantissime conseguenze umane ed economiche (innanzitutto a scapito dei più deboli), dopo le notizie di altre devastazioni e massacri di questo genere sventati, negli ultimi mesi, in varie città dell'Occidente (e perpetrati a decine in Israele sempre contro civili inermi), considerata la minaccia gravissima rappresentata, per le popolazioni dei paesi occidentali da questo esercito criminale che progetta di seminare ancora sterminio, anche con altri e più terrificanti armi (come quelle chimiche e batteriologiche),
riteniamo sia un autentico dovere morale dei nostri governi debellare con tutti i mezzi questa internazionale del terrore e i regimi che la sostengono, la proteggono e la finanziano nell'ombra. Questa persuasione ci viene dall'insegnamento costante della
Chiesa che sempre e dovunque ha riconosciuto il diritto alla
legittima difesa e addirittura il dovere morale, per i
governanti, di difendere la popolazione civile da chi semina
strage e terrore. Insegnamento costante da Sant'Agostino a
San Tommaso fino a Giovanni Paolo II che nella Evangelium
Vitae (n. 55) cita il Catechismo universale della Chiesa
Cattolica:
"La legittima difesa può essere non
soltanto un diritto, ma un grave dovere per chi è
responsabile della vita di altri, del bene comune della
famiglia o della comunità civile" (n. 2265). Il
Catechismo (ai nn. 2309 e ssgg) espone anche le necessarie
caratteristiche che deve avere "una legittima difesa
con la forza militare" e conclude che "la
valutazione di tali condizioni di legittimità morale spetta
al giudizio prudente di coloro che hanno la responsabilità
del bene comune".
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Questo manifesto è
promosso da Antonio Socci, Luigi Amicone e Antonio Gaspari.
23-09-01