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Manifesto 
"cattolici contro il terrorismo"
 

(Questo manifesto è promosso da Antonio Socci, Luigi Amicone e Antonio Gaspari)

L’attentato terroristico portato agli Stati Uniti 11 Settembre 2001.

Dopo l'orrenda carneficina perpetrata nel cuore di New York e Washington, con migliaia di vittime civili innocenti e con pesantissime conseguenze umane ed economiche (innanzitutto a scapito dei più deboli), dopo le notizie di altre devastazioni e massacri di questo genere sventati, negli ultimi mesi, in varie città dell'Occidente (e perpetrati a decine in Israele sempre contro civili inermi), considerata la minaccia gravissima rappresentata, per le popolazioni dei paesi occidentali da questo esercito criminale che progetta di seminare ancora sterminio, anche con altri e più terrificanti armi (come quelle chimiche e batteriologiche),

come cattolici

 

riteniamo sia un autentico dovere morale dei nostri governi debellare con tutti i mezzi questa internazionale del terrore e i regimi che la sostengono, la proteggono e la finanziano nell'ombra.

Questa persuasione ci viene dall'insegnamento costante della Chiesa che sempre e dovunque ha riconosciuto il diritto alla legittima difesa e addirittura il dovere morale, per i governanti, di difendere la popolazione civile da chi semina strage e terrore. Insegnamento costante da Sant'Agostino a San Tommaso fino a Giovanni Paolo II che nella Evangelium Vitae (n. 55) cita il Catechismo universale della Chiesa Cattolica: "La legittima difesa può essere non soltanto un diritto, ma un grave dovere per chi è responsabile della vita di altri, del bene comune della famiglia o della comunità civile" (n. 2265). Il Catechismo (ai nn. 2309 e ssgg) espone anche le necessarie caratteristiche che deve avere "una legittima difesa con la forza militare" e conclude che "la valutazione di tali condizioni di legittimità morale spetta al giudizio prudente di coloro che hanno la responsabilità del bene comune".


I ripetuti interventi del Santo Padre di questi giorni hanno ribadito questi principi, per i quali occorre perseguire la giustizia e non una vendetta indiscriminata ed avere come fine il ristabilimento della pace ferocemente violata dalla strage dell'11 settembre che, come ha affermato solennemente il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi - è una dichiarazione di guerra a tutti i paesi civili.


Ci rallegriamo altresì che anche i paesi musulmani siano stati coinvolti nell'azione per debellare il grave pericolo che incombe su di noi. Così essi potranno finalmente disarmare le organizzazioni criminali che anche al loro interno trovano appoggi e collusioni. Speriamo che tale collaborazione, in un clima di dialogo fra Occidente e Paesi islamici, fra cristiani, ebrei e musulmani, possa anche condurre a quel riconoscimento dei diritti umani, civili e religiosi fondamentali che tuttora sono negati all'interno della quasi totalità dei paesi musulmani dove la persecuzione, spesso violenta, dei cristiani costituisce un insormontabile ostacolo alla considerazione dell'islam come religione pacifica e tollerante.

Questo manifesto è promosso da Antonio Socci, Luigi Amicone e Antonio Gaspari.
23-09-01