Mina

252. Nuovi eccessi:

MA IN TELEVISIONE LA VERITÀ È IMPOSSIBILE

 

 

Mina


E se la televisione non ci fosse? Esisterebbe esclusivamente la verità nuda. Probabilmente sconosciuta, intrasportabile, ingiudicabile. Ma bellissima o bruttissima verità. Sembra evidente che l'uomo non abbia più né la necessità né il piacere della verità. L'uomo vuole il mediato. Sfregiare la storia, infangare la realtà, strumentalizzare toni, forme e contenuti, trasversalizzare la dirittura. Tutto allo scopo di autogiustificazione e di automantenimento, aggiunto a "panem et circenses" per spetasciare coscienze, intelligenze, cultura e morale. Il pasto quotidiano è diventato quello fatto di mistificazione, gioco delle tre tavolette e arroganza, nascosti nello sbrodolamento di parole e immagini che inducano alla virtuosissima scelta di schieramento. Stare con e stare contro definiscono la meravigliosa libertà della pigra, statisticizzata e sondaggiata umanità.

Qualche segnale sembra però rompere questo schema, ormai in uso da più di vent'anni. La televisione, rimpinzata e sazia, sembra cominciare a digerire se stessa, perdendo il controllo del proprio metabolismo. Ha goduto, fin quando ce l'ha fatta, dell'assunto che fosse reale solo ciò che conteneva e che il resto neppure esistesse. Oggi vomita, essa stessa vittima, ciò che vigliacchi o coraggiosi, delinquenti o santi, controllati o incontrollabili, indifferentemente vogliono o debbono rappresentare.

Un pazzo o finto pazzo, ma questo è il giudizio dei gentilissimi commentatori, sproloquia accuse alternanti su un fatto di 32 anni fa. Molto stupore e incultura storica attanagliano i critici. Sono impreparati al nuovo fenomeno. Il giocattolo impazzito assale il suo inventore. Pinocchio vuole mangiare Geppetto. E Geppetto, prima gongolante e tronfio, si mortifica nell'impotenza e nella svelata, appalesata, denudata imbecillità. Uno sfuggente personaggio o un furbissimo mascalzone coinvolge, impreciso, finti buoni o finti cattivi, presunti innocenti o presunti colpevoli. E tutto ciò che sappiamo fare è stupirci?

Adesso che i nodini vengono al pettinino, come possiamo salvare la faccia? Chi vi ha dato la parola, signori Lolli? Che cosa volete presentarci? Un po' di storia in più o un messaggio cifrato?

Ma non ho più voglia di ascoltarvi. Devo occupare del tempo a sentire forte il rimorso di essermi distratta e di essermi fatta sondaggiare. Abbasso la rappresentazione. Viva la verità, soltanto la verità. Anche se non si vede, anche se può uccidere.
 

 

Secondo me: «252. Nuovi eccessi:  MA IN TELEVISIONE LA VERITÀ È IMPOSSIBILE» - di Mina, La Stampa, Sabato 19 Febbraio 2005
http://www.minamazzini.com/

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