Società
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"L’asteroide sterminatore"
Il giustiziere inconsapevole sarà, forse, un
asteroide che sta viaggiando in rotta di collisione col pianeta Terra
... Sono già in atto
studi finalizzati ad impedire l’impatto. Nessuno, però, che ipotizzi
un cambiamento di rotta dell’umanità.
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Mina
Più grande, enorme dovrebbe essere. Tanto
enorme da riuscire a far fuori questa belva, questo solo tremendo
mostro, che è l’umanità. Presi uno per uno, qualche volta, possiamo
sembrare uomini, ci illudiamo persino di essere ragionevoli, se non
addirittura onesti, buoni, generosi, pietosi.
Ma si tratta di un’illusione:
la nostra suprema signora, la follia autodistruttrice, torna subito a risplendere sulle nostre teste per
bruciarci.
E allora tutto sarà compiuto. E noi moriremo prima di essere nati del
tutto, prima di aver dimostrato che ce la meritavamo questa vita.
Il giustiziere inconsapevole sarà, forse, un asteroide che sta
viaggiando in rotta di collisione col pianeta Terra,
alla velocità di
28 chilometri al secondo. I calcoli dei matematici hanno già
individuato la data della resa dei conti. Occorrerà aspettare quasi 17
anni. Tempo di attesa, tempo in cui sperare che si abbatta finalmente,
che si abbatta con tutto il suo disprezzo su di noi questa «spada di Sarcofaghe», come diceva Totò, che ci minaccia.
Si potrebbe ripresentare lo stesso scenario di 65 milioni di anni fa,
quando un analogo asteroide cancellò i dinosauri. Ma il loro posto è
stato preso da chi, a dispetto dell’aggettivo «sapiens» che lo
qualifica, ha congelato la saggezza in un residuato buono solo per le
vecchie zie. E allora che si abbatta finalmente. Certo, diciassette
anni sono un tempo più che sufficiente per studiare con maggiore acume
la rotta dell’asteroide, in modo da modificarne poi la traiettoria.
Sono già in atto
studi finalizzati ad impedire l’impatto. Nessuno, però, che ipotizzi
un cambiamento di rotta dell’umanità.
Sì, perché gli scenari di ordinaria follia, cui dobbiamo assistere
quotidianamente, superano di grandissima lunga le visioni
apocalittiche generate da un asteroide assassino. Solo il cambiamento
di direzione di un mondo cannibale terrà lontana la minaccia di un
ammasso di rocce puntato al cuore della Terra come un proiettile
vendicativo e nello stesso tempo giustiziere.
Ma ci credo poco. In un mondo dove ci si ammazza per un pezzo di
terra, che sia una nazione o un parcheggio poco importa, c’è solo da
attendere qualcuno o qualcosa che ci dia uno schiaffo definitivo.
Ma sì, rassegniamoci. In fondo chi siamo noi, noi tutti? Siamo Caino.
E se la rassegnazione non ci basta, ci resta il silenzio. Oppure
ricominciare da
capo con le persone che ci sono vicine, nella responsabilità verso chi
amiamo. Il cambiamento non verrà dalle anomalie diventate norma, ma
da quella norma che si vorrebbe ridurre ad anomalia, e che si chiama
responsabilità. E, forse, amore. Lasciando scorrere quel residuo
di coscienza che è tutto quello che ci rimane.
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