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Mina
L’importante è sembrare quello
che non si è. Apparire più colti, più ricchi, più
intelligenti, ma soprattutto più belli e più giovani. La
realtà, la verità sembrano non contare. E siccome
apparire più intelligenti risulta difficilino, più colti
quasi impossibile, più ricchi da equilibristi, che cosa
rimane? La chirurgia plastica che ti fa felice, che ti
toglie gli anni, il naso, il broncio, il cattivo umore, le
rughe, la pancia e salamadonna cos’altro. Inorridisco al
pensiero di mia nonna con la faccia tirata, la bocca
gonfiata, i glutei brasiliani e i capezzoli ai canonici
venticinque centimetri dalla spalla.
Il salutismo americano, che ne sa sempre una più del
diavolo, ha trovato finalmente il modo per evitare gli
inconvenienti dei lifting e della chirurgia plastica. E
visto che l’ago è meglio del bisturi, ora si ricorre a
un’iniezione di Botox. Dopo un paio d’anni di vendite
non legalizzate la Food and Drug Administration ha dato l’ok
a questa sostanza a base di una tossina botulinica che
riduce la motilità dei muscoli facciali, rilassa la pelle e
elimina le rughe. E così sono temporaneamente cancellati
dal viso i segni del tempo che passa. Basta ripetere
l'operazione ogni tre o quattro mesi, alla modica cifra di
400 dollari a fiala, e l’effetto Dorian Gray è
assicurato.
Oggi il Botox è diventato il trattamento cosmetico più in
voga, e nel 2001 è stato usato più di un milione e mezzo
di volte, contendendo al Viagra la palma del successo nelle
vendite farmaceutiche. Il gossip hollywoodiano, che impazza
su Internet, assicura che le star americane ne hanno già
fatto incetta, con accaparramenti simili a quelli dei generi
di prima necessità in previsione di un allarme atomico. I
registi non riescono più a scritturare un'attrice che
sappia corrugare la fronte, muovere le sopracciglia, piegare
la bocca. E la recitazione espressiva cade sotto i colpi del
Botox che zombizza tutte le star, a partire da Cher e da
Michael Jackson, prototipi dei volti senza età.
A Las Vegas si organizzano addirittura i «Botox week-end»,
un fine settimana a caro prezzo in cui ci si compra una
nuova faccia e da cui si torna con le sembianze rifatte,
senza badare al contrappasso di non essere più riconosciuti
dal capufficio al lunedì mattina. Sarò antica e démodée,
ma mi chiedo: c’è da vergognarsi a seguire il naturale
(parola che sta perdendo il suo significato) corso della
vita? Il
potere dell'immagine è riuscito a piegare anche il nostro
corpo alle esigenze dell'apparire.
E nel mondo abitato dagli eterni Ganimedi imperversano
grottesche labbra al canotto, «taglia e cuci» di zigomi,
mascelle e cosce, liposuzioni al limite dell'anoressico.
Un mondo in cui la vecchiaia è ritenuta un’orrenda
malattia da sconfiggere. Anche gli uomini non sono
insensibili agli effetti miracolosi del Botox. E pare che il
farmaco, se iniettato nella zona ascellare, annulli gli
sgradevoli effetti della sudorazione. Ma anche in questo
caso c’è un contrappasso. Il Botox percorre le segrete
vie del corpo umano e scende giù, fino a raggiungere
territori fisici solitamente tenuti nascosti. Con
l’interessante effetto che la motilità muscolare viene
bloccata. Più lisci e fragranti. Ma un po’ più
paralizzati e impotenti. A tutto c’è un prezzo.
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