S O C I E T A' |
Per la vittoria non basta un gol Dopo le elezioni del 13 maggio 2001: Un paese che non sopporta più l’arroganza e l’invasività di uno Stato sempre più tronfio nella sua retorica e nella sua volontà salassatoria e sempre più assente dove il suo intervento sarebbe necessario. |
MINA Il
derby è finito. Per fortuna. E anche i faccioni ammiccanti che
dardeggiano dai vecchi manifesti cominciano a sfarsi e a
reclinare il capo, con la complicità del sole feroce di
questi giorni. Il derby è finito. Ora bisogna pensare al
campionato. Che sarà tutt’altro che una passeggiata.
Berlusconi, si sa, non si lascia spaventare dalle
imprese impossibili. Non gli è costato molta fatica
piazzare un 3 a 0 contro un’armata sostenuta da
giornalisti-soloni e filosofi deboli, scrittori
prolifici e registi in crisi, attrici pasionarie e
salotti buoni. Il bello viene adesso. Quando si tratterà
di mettere mano alla macchina dello Stato e ridare
slancio ad un paese umiliato nella sua originale
capacità di creare imprese e lavoro. Il vero match si
gioca ora. |
La Stampa, Sabato 2 Giugno 2001