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Rino Cammilleri
Ricevo dall’agenzia «Corrispondenza romana» del 13 novembre 2004 la seguente
notizia: «In apertura del V Summit mondiale dei Nobel per la Pace,
organizzato dal Comune di Roma e dalla Fondazione Gorbaciov il 10 novembre
scorso, il sindaco Veltroni e Michail Gorbaciov hanno consegnato il premio
"Man for Peace 2004" a Yusuf Islam.
Yusuf Islam altri non è che il cantautore già noto come Cat Stevens». Cat
Stevens, inglese di origine greca (non ricordo il suo nome vero) è musulmano
fin dal 1977.
Ha scritto numerosi hit internazionali come Lady d’Arbanville, Father and
son, Wild world, ed è stato una delle icone del pop negli anni Settanta.
Poi, diventato musulmano, ha aperto scuole (islamiche) in Inghilterra e
aiutato i bisognosi (islamici) di Kosovo, Albania, Montenegro, Iraq, tramite
un’organizzazione umanitaria (islamica) da lui fondata.
Purtroppo, qualche mese fa fu fatto scendere da un aereo su cui si era
imbarcato per gli Usa, in quanto colà è «persona non grata». Lo stesso in
Israele.
Il fatto è che nel 1989 aveva sostenuto la fatwa di morte dell’ayatollah
Khomeini contro lo scrittore Salman Rushdie, autore del libro Versetti
satanici considerato blasfemo dai musulmani.
Molte emittenti americane, da allora, boicottano le sue canzoni. Che poi
sono quelle degli anni Settanta, perché da allora non risulta abbia più
scritto nulla.
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