Antidoti


 

Respinte nozze gay nei primi stati americani che hanno votato con referendum

Americani

 

Rino Cammilleri


Solo un articolo del reggente di Alleanza Cattolica, Giovanni Cantoni, sulla rivista «Cristianità» e uno su «Avvenire» hanno riportato dei referendum che si terranno il 2 novembre 2004 in undici stati americani in concomitanza con le elezioni presidenziali.

Sebbene la principale agenzia di informazione italiana, l’Ansa, l’abbia riferito, nessuno, dico nessuno, ha ripreso la notizia che già due stati americani, Missouri in agosto e Louisiana in settembre, hanno effettuato un referendum del genere. E perché la cosa è stata passata sotto silenzio?

Perché questi referendum riguardavano l’ammissibilità delle cosidette nozze gay, che sono state respinte col 75% dei voti in Missouri e con l’80% in Louisiana. Scrive Cantoni: «Il problema è che non veniamo informati dai grandi mezzi di comunicazione in maniera adeguata quando succede qualcosa che non piace ai “padroni” dell’informazione, cioè a coloro che decidono quali notizie vanno pubblicate in prima pagina e quali relegate nelle pagine interne o addirittura non pubblicate».

In quei due stati i sostenitori delle nozze gay avevano investito quasi mezzo milione di dollari, contro i soli diciannovemila degli altri. Questi ultimi però, a differenza di quanto accade di solito negli Usa, sono andati a votare in massa grazie al passaparola nelle chiese di ogni confessione e alla preghiera.

Sì, proprio così. Gli americani lo fanno, pubblicamente, presidente in testa. Da noi, invece, sono tutti battezzati cristiani (italiani ed europei) ma si sbracciano per protestarsi “laici”.
 

 

Antidoti: «Respinte nozze gay nei primi stati americani che hanno votato con referendum. Americani», Rino Cammilleri, sabato 30 ottobre 2004
http://www.cammilleri.it/

 

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