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Rino Cammilleri
Si cominciava col cestino, all’asilo. Di vimini o di paglia. Dentro c’era la
merenda. Poi, alle elementari, si andava con la cartella, che era di cartone
pressato oppure di robusto cuoio (ma in questo caso era un’eredità paterna).
Alle medie, già senza grembiule, si passava alla cinghia di gomma elastica
per legare i libri. Al liceo era di rigore nulla o quasi: i libri si
portavano in mano, accordandosi col compagno di banco; uno per materia, in
due, a turno. Il tubo con dentro i fogli grandi da disegno, quell’unica
volta alla settimana, sotto il braccio. Le scarpe da ginnastica, quando
toccava, ai piedi o, legate con una catenella, sotto il banco. Al massimo,
se c’era compito in classe, il vocabolario, che si portava nel sacco coi
colori della squadra del cuore, bianconero, rossonero, nerazzurro.
Quel sacco era chiuso da una cordicella che segava la spalla. O il polso,
quando la spalla era stanca. Ma pazienza, non c’era altro; il mercato non
aveva ancora scoperto il mondo della scuola e l’offerta era quella: di poche
pretese, dunque a basso prezzo. Questo accadeva nei “favolosi” anni Sessanta
e presentava un non trascurabile vantaggio: l’eguaglianza. Sì, ricchi e
poveri sedevano accanto sugli stessi banchi e non avevano alcun «accessorio»
suscettibile di invidia o ostentazione. Ma poi cambiò tutto e le «griffe» si
accorsero che i minori erano un goloso mercato.
Quel che era cambiato stava nella testa dei nuovi genitori, gente
riprodottasi in età più avanzata e con un solo figlio. I loro, di genitori,
stavano sempre dalla parte degli insegnanti e non davano mai ragione ai loro
figli. Si passavano la voce, affinchè la «paghetta» fosse minima e uguale
per tutti, «sennò li si vizia». Invece, per i figli del rivendicazionismo
individualistico sessantottardo, la filosofia fu diversa.
Oggi occorre l’intervento calmieratore delle regioni per i «kit risparmio»
(zainetto, astucci, quadernoni, etc.). Ma chi potrà «calmierare» la
sensibilità di una ragazzina di modesta condizione la cui compagna di banco
sfoggia un firmatissimo trolley?
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Antidoti:
«"Kit risparmio" (zainetto, astucci, quadernoni, etc.). Kit», di Rino Cammilleri,
domenica 29 agosto
2004
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