|
Rino Cammilleri
Una delle tante coincidenze legate al film The Passion di Mel Gibson
è costituita dalle iniziali del protagonista, Jim Caviezel, che sono le
stesse di Jesus Christ (in inglese) o Jesus Christus (in latino). Poi c’è il
fatto che al tempo del film aveva trentatré anni. Infine, è ebreo. Ma non di
religione, naturalmente, perché, come ormai tutti sanno, è cattolico.
Cattolico di famiglia, lui, e cattolica sua moglie, alla quale è molto
legato (tanto da rifiutarsi di girare scene spinte nei suoi film). E’
diventato particolarmente devoto dopo un incontro con una delle veggenti di
Medjugorje e due col papa.
Ma non è su questo che voglio intrattenervi, oggi, bensì su un’intervista da
lui rilasciata al quotidiano spagnolo «ABC» e ripresa dal mensile «Studi
cattolici». In essa l’attore, a un certo punto, dichiara: «Però da quando
abbiamo iniziato a girare la Passione i giornali hanno cominciato a
chiamarmi “il devoto cattolico Jim Caviezel”, mentre allo stesso tempo non
si dice “il devoto scientologo Tom Cruise” o “il devoto ebreo” di un
qualsiasi altro attore. In questa professione essere cattolici significa
portare sulla schiena un bersaglio con sopra scritto: “Sparatemi”».
Già, si tratta dell’Ultimo pregiudizio accettabile, come recita il
titolo di un famoso libro del sociologo americano Paul Jenkins.
Infatti, l’attore John Travolta, per esempio, è talmente “devoto” di
Scientology da aver voluto produrre, dirigere e interpretare il flop
Attacco alla Terra, tratto da una delle opere fantascientifiche del
fondatore di Scientology, Ron Hubbard. Nel film l’attore fa la parte
dell’alieno malvagio. Però questa sua «devozione» è trattata sempre in modo
marginale dai media, così come accade al già citato Tom Cruise e alla sua ex
moglie Nicole Kidman.
La cantante-attrice Madonna si è recentemente convertita all’ebraismo
cabalistico, di cui segue con fervore le scuole. Ma nessuno lo dice,
essendo, giustamente, affari suoi. Un’altra cantante-attrice, Barbra
Streisand, nei suoi film ha sempre interpretato parti di ebrea militante e
progressista, e in Yentl, da lei prodotto, diretto e interpretato,
impersonava un’ebrea (realmente esistita) che si finge maschio per poter
frequentare una scuola rabbinica. Richard Gere è buddhista «tibetano»
militante e potremmo continuare con Goldie Hawn, seguace convinta di Sai
Baba (tanto da inchinarsi al bacio dei piedi quando va a incontrarlo in
India), Uma Thurman, figlia di un bonzo (si chiama così per via della «Aum»,
la sillaba mantrica che viene ripetuta durante la meditazione), e la famosa
Soldato Jane che ha trasformato la sua casa in un ashram indù.
L’elenco è davvero lungo e ci fermiamo qui. Però, eccoli tutti a guardare
Gibson e Caviezel, cattolici, intenti a scrutare con la lente
d’ingrandimento qualche loro minima, supposta, incoerenza.
|
|