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Rino Cammilleri
Secondo una statistica riportata dal quotidiano «Repubblica» il 25 giugno
u.s., gli Usa sono il Paese industrializzato che presenta la più alta
percentuale di gravidanze in donne al di sotto dei vent'anni, esattamente il
22%.
In Europa la media è molto più bassa, intorno al 4-5%, con la vistosa
eccezione della Gran Bretagna, dove è il tasso si aggira sul 13%. Poiché nel
Paesi più sviluppati la scolarizzazione di massa porta a sposarsi dopo gli
studi, c’è da ritenere che si tratti di gravidanze indesiderate.
E soprattutto di minorenni, vera piaga per gli inglesi. Ora, il fatto è che
la rivoluzione sessuale (unica rivoluzione riuscita ai sessantottini) è
passata in tutto l’Occidente; dunque, come mai gli anglosassoni, e solo
loro, presentano una propensione al disordine genitale così marcata?
Si tenga presente che la materia scolastica «educazione sessuale» da loro
esiste da decenni, laddove in Italia, per esempio, è ancora in discussione.
Credo che la causa sia da ricercarsi nella secolare tradizione puritana, che
ha lasciato una mentalità estremistica (un elastico tirato e improvvisamente
lasciato andare si proietta sul lato opposto). Da qui l’attenzione morbosa
verso la vita privata dei Reali in Inghilterra o del Presidente negli Usa.
Il protestantesimo già nel XVI secolo aveva finito col concentrarsi su un
solo Comandamento, il sesto, causa le feroce polemica luterana e calvinista
contro il presunto lassismo morale dei papisti. I quali, effettivamente,
conservarono un’attenzione ben distribuita su tutti i Comandamenti, con un
occhio socchiuso sul meno dannoso.
Da qui un atteggiamento tutto sommato equilibrato che, anche nei
Comandamenti, rispettava un gerarchia di gravità. Ben si vede, infatti,
nelle raccomandazioni ai nuovi parroci emanate durante la Controriforma:
prima delle accuse protestanti, si faceva presente che i fedeli non
sopportavano nel loro prete soprattutto l’avarizia; dopo, l’accento venne
spostato sul sesso.
Già, perché nei libelli messi in giro dai protestanti si puntava il dito
contro la preseunta lascivia del clero cattolico, cui si contrapponeva
l’austerità nerovestita dei «riformati». I quali non tardarono a
ufficializzare la loro bacchettoneria nel puritanesimo.
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