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di Rino Cammilleri Sotto sotto, e neanche tanto, c’è chi è convinto che il «contagio» risolverà il problema del fondamentalismo islamico. Si dice: basta diffondere la democrazia e il benessere occidentale, e l’irresistibile modello americano irretirà tutti quanti. In fondo, vogliamo l’integrazione. Ma la intendiamo come accettazione totale del nostro modo di vita, così che non ci siano più pericoli di conflitti e frizioni. Già, perché è il nostro sistema quello che permette a ciascuno di far quel che gli pare purchè non dia noia agli altri. Tuttavia, a ben pensarci: noi, dico noi, siamo davvero contenti così? Non si direbbe, dati i tassi di violenza, psicofarmacodipendenti e suicidi che registriamo. Abbiamo distrutto il concetto stesso di famiglia (basta vedere i film di Gabriele Muccino per capire cosa intendono gli italiani, già popolo “mammone”, per «famiglia») e, nelle nazioni più «avanzate», la sua sostituzione con «gli amici» ha prodotto un tipo umano individualista e praticamente sradicato. Basta fare un giro nelle discoteche trendy o nei concerti “alternativi” per saggiare le condizioni dell’autorità paterna sui giovani. Oppure un’occhiata alle rivistine specializzate per ragazzine dodici-tredicenni. Qui si discute di matrimoni (e adozioni) gay e la religione è presa a pernacchie. Insomma, perché mai un islamico (per esempio) dovrebbe essere attratto da questo «modello» di vita? E’, dunque, un bel dilemma quello che si presenta al mondo globale prossimo venturo. Anche la Chiesa avrà le sue gatte da pelare: non riesce a rievangelizzare i suoi, come farà anche solo a “dialogare” con gli altri? Se prima non convince i cristiani a ritrovare le loro radici, cioè se stessi, cioè il loro passato (già, perché un tempo anche i cristiani vivevano secondo «valori» familiari, comunitari, di autodisciplina, senso del sacrificio e del bene comune, nonché di rispetto per la religione), tutto sarà solo spreco di carta e chiacchiere. Si aggiunga che gli ex cristiani hanno in orrore tutto quanto sappia di «ritorno al passato» e il quadro, con la frittata dentro, è completo. Credo che la Provvidenza abbia permesso i tempi che viviamo per darci una svegliata (speriamo non sia una sventola). |
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Antidoti: «Immigrati», di Rino Cammilleri, 8 Settembre 2003 |