VATICANO - ISLAM
Intervista a mons.
M.L. Fitzgerald, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo
interreligioso |
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di
Bernardo Cervellera
Eccellenza , i musulmani di
Cordoba dicono che hanno inoltrato una domanda al Vaticano per poter
utilizzare la cattedrale della città come moschea. E’ vero? Nel marzo scorso il nostro
Consiglio, insieme al World Islamic Call Society, che ha sede in Libia a
Tripoli, ha organizzato un colloquio sulla formazione dei sacerdoti e degli
Imam. Nella delegazione islamica vi erano dei rappresentanti spagnoli.
Durante questo convegno il sig. Escudero di Cordoba ha presentato una
richiesta in spagnolo, con una lettera del sindaco di Cordoba, indirizzata
al capo della delegazione musulmana, dott. Sherif, e ha accennato al loro
desiderio di uso comune della cattedrale. Ma lui non l‘ha considerata. E noi
stessi, abbiamo detto al dott. Sherif che questo problema non era a tema nel
convegno. Nell’ultima sessione, quando si discuteva la dichiarazione finale
del convegno, il sig. Escudero ha di nuovo sollevato il problema di Cordoba.
E io ho risposto che sull’uso della cattedrale la responsabilità è del
vescovo della città, è responsabilità della chiesa locale. Ma sarebbe possibile l’uso
della cattedrale anche per i musulmani? Ci vuole una riflessione più
generale: come vi sono complessi monumentali a Cordoba, così ci sono altri
edifici nel mondo che hanno cambiato l’uso originario – tipo la Aghia Sophia
a Istanbul, divenuto un museo islamico, anche se c’è pressione da parte di
alcuni musulmani di ritornare all’uso di moschea. Il Santo Padre ha fatto
visita alla Moschea Ummayade di Damasco, pregando di fronte al mausoleo di
san Giovanni Battista, ma il Papa non ha chiesto di celebrare la messa nella
moschea. È difficile mettere insieme la convivenza fra cristiani e
musulmani, volendo risalire la storia, o volendo prendersi delle rivincite.
Bisogna accettare la storia e andare avanti. L’uso di un edificio comune per
diverse comunità è problematico. Vi sono spazi utilizzati in questo senso,
ad esempio le cappelle negli aeroporti, ma non sono delle vere chiese, né
delle moschee. Sono spazi interreligiosi: possono essere usati da ebrei,
cristiani, musulmani, o persone di altre religioni. Ma questa è una specie
di convenzione, per permettere l’uso comune. Questa non è però la realtà di
Cordoba, dove l’edificio appartiene a una comunità specifica. Ma non è che quando i
musulmani pregano in un luogo, questo non diventa subito "Dar al –Islam,
terra dell’Islam e loro proprietà? No, non sempre. I musulmani hanno
pregato perfino in Vaticano, in questo edificio, ma non lo rivendicano. Una
strada dove i musulmani svolgono la preghiera non appartiene alla comunità
islamica. Le autorità politiche di
Cordoba suggeriscono alla Chiesa di permettere l’uso della cattedrale ai
musulmani, rispettando "il valore universale dell’edificio" e mostrando una
chiesa aperta e dialogica. Lei cosa pensa? Le autorità politiche spagnole
cercano di accontentare tutti i componenti della società. Ma talvolta non
hanno la sensibilità teologica necessaria per capire la posizione della
Chiesa. Anche noi vogliamo vivere in pace, con le persone delle altre
religioni, ma non vogliamo essere spinti, manipolati e andare contro le
stesse regole della nostra fede. Gli stati hanno problemi a
mettere insieme identità differenti e convivenza sociale. Ci potrà essere in
futuro un uso comune delle strutture? Come ho già detto vi sono attualmente i luoghi di
culto negli aeroporti. Vi è necessità anche nelle prigioni. In molti carceri
vi sono musulmani che vogliono pregare e hanno bisogno di un luogo. Là dove
c’è la cappella cristiana, conviene continuare a usarla come tale e non è
opportuno utilizzarlo come luogo comune di culto. Lì dove non c’è un luogo
di preghiera, le autorità statali possono anche pensare a un luogo comune. In nome di che cosa non va
usata una chiesa come moschea? Se è una cappella cattolica, con
la presenza del Santissimo Sacramento, non converrebbe celebrare la
preghiera di un'altra tradizione religiosa. In questo tentativo dei
musulmani di usare la cattedrale di Cordoba come moschea, alcuni vedono un
tentativo di "invasione islamica" dell’Europa. Qual è la sua opinione? Vi sono alcuni musulmani che
giudicano l’Europa in piena decadenza e hanno lo scopo e l’aspirazione che
l’Europa sia islamizzata. Per loro l’Islam è la risposta per una rinascita
religiosa. Non sono un gruppo maggioritario, ma esistono. Però vi sono anche
musulmani che vogliono semplicemente convivere con altre fedi, in un modo
compatibile con la legge e la tradizione del paese in cui si trovano. |
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Islam: «VATICANO - ISLAM. No del Vaticano alle chiese usate come moschee», di Bernardo Cervellera, www.AsiaNews.it, 29 Aprile 2004 |