ISLAM |
di Gianni Baget Bozzo
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Il
terrorismo islamico ha rivelato interamente il suo volto.
È un errore pensare che esso sia limitato alla questione
palestinese e al problema di Israele. Il nome di Bin Laden autore di tutti gli attentati contro gli Stati Uniti è il primo che viene alla mente. Ma occorre ricordare che i talebani sono armati dal Pakistan, che è armato dagli americani. E che la guerriglia islamista contro i sovietici venne sostenuta dagli Stati Uniti. "Gli afghani", cioè i militanti musulmani della guerra antisovietica, sono stati i promotori della guerra musulmana in Bosnia come dei massacri algerini. Ora comprendiamo meglio la guerra dei russi contro i ceceni. Occorre ricordare che il "martirio islamico", proprio della tradizione sciita, è entrato anche nella tradizione sunnita: e che l'Occidente ha a che fare con il suicidio religioso islamico in una maniera molto più violenta e militante che con i kamikaze giapponesi. Attendiamo il pieno riconoscimento da parte della Chiesa cattolica che la risposta all'offerta di dialogo è avvenuta a New York e a Washington con un atto di guerra motivato dalla religione. È da tredici secoli che i cristiani conoscono, attraverso il dominio, la pirateria, la conversione forzosa, il martirio, la volontà islamica di sostituire con la violenza il cristianesimo nella storia. Degli attentati di New York e di Washington, l'islamismo politico è responsabile: e, per quanto l'Occidente non voglia riconoscerlo, la guerra di religione è entrata nella storia perché l'Islam non distingue tra politica e religione. I talebani o l'Iran sono i responsabili dell'attentato di ieri: ed è certo che esso non può essere considerato l'attentato di una mafia senza padre né madre. Auguriamo all'America di non essere vile, anche se temiamo che l'Europa, ormai senza vero volto, lo sarà.
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di
Gianni Baget Bozzo Il Giornale, Ottobre 2001 |