Film

The Passion of the Christ, di Mel Gibson

Il film di Gibson: The Passion of the Christ

Intervista a
  Mel Gibson
 

 

Sono stati fatti già tanti film sulla vita di Cristo. Perché farne un altro?
«Non credo che gli altri film abbiano colto la forza reale di questa storia. Voglio dire, ne avete mai visto qualcuno? O sono approssimativi nella storia, o hanno pessime colonne sonore… Questo film vuole mostrare la passione di Gesù Cristo proprio nel modo in cui è avvenuta. E’ come viaggiare indietro nel tempo e vedere gli eventi svolgersi esattamente come si sono svolti».

Come fa ad essere sicuro che la sua versione sia così precisa?
«Abbiamo fatto una ricerca. Racconto la storia così come la racconta la Bibbia. Credo che la storia, così come è realmente avvenuta, parli da sola. Il Vangelo è una sceneggiatura completa e questo è ciò che filmeremo».

Sembra una svolta rispetto alle solite produzioni di Mel Gibson. La sua specialità è l’azione, l’avventura, la storia d’amore. Perché ha deciso di fare un film religioso?

«Faccio quello che ho sempre fatto: raccontare storie. Credo che siano importanti nel linguaggio che parlo meglio: il cinema. Sono convinto che le storie più grandi siano storie di eroi. Le persone aspirano a qualcosa di superiore e indirettamente, attraverso l’eroismo, elevano in questo modo il loro spirito. Non esiste storia di eroismo più grande di questa, sull’amore più grande che si possa avere, cioè donare la propria vita per qualcuno. La Passione è la più grande storia d’amore di tutti i tempi; Dio che si fa uomo e gli uomini che lo uccidono, se non è azione questa, niente lo è».

Chi vorrà vedere un film come questo?

«Credo che interessi tutti. La vicenda ha ispirato l’arte, la cultura, il comportamento, i governi, i regni, i paesi… ha influenzato il mondo più di quanto si possa immaginare. E’ un evento cardine nella storia che ci ha resi ciò che oggi siamo. Credenti o non credenti, tutti ne siamo stati influenzati. Così tante persone sono alla ricerca del significato della vita e si fanno molte domande. Verranno cercando delle risposte, qualcuno le troverà, altri no».

Allora questo film non soltanto per i cristiani?

«“Ghandi” è stato in cima alle classifiche dei film più noleggiati, ma non era un film solo per gli induisti. Questo film è per tutti, per credenti e non credenti. Gesù Cristo è senza dubbio una delle figure storiche più importanti di tutti i tempi. Provi a citare una persona che ha avuto un impatto più grande sul corso della storia…».

Ma se questo film mira a far rivivere il Vangelo, non risulterà offensivo per i non cristiani? Per esempio, il ruolo avuto dalle autorità ebraiche nella morte di Gesù. Se lei descrive questo non rischia di essere offensivo?

«Questa non è una storia di ebrei contro cristiani. Gesù stesso era un ebreo, sua madre era un’ebrea e così lo erano i 12 apostoli. E’ la verità che, come dice la Bibbia, “E’ venuto tra i suoi e i suoi non l’hanno accolto”; non posso nasconderlo». Ma questo non significa che i peccati del passato fossero peggiori dei peccati del presente. Cristo ha pagato il prezzo per tutti i nostri peccati. La lotta tra bene e male e l’immenso potere dell’amore vengono prima della razza e della cultura. Questo film è sulla fede, sulla speranza, sull’amore e sul perdono. Queste sono cose di cui il mondo potrebbe fare maggior uso, specialmente in questi tempi. Questo film vuole infondere speranza, non offendere».

Alcune persone penseranno comunque che lei vuole imporre il suo credo agli altri. Non è così?

«Non ho inventato questa storia. L’unica cosa che io ho fatto è stata quella di crederci. E’ qualcosa che succede dentro di te e poi necessariamente si manifesta all’esterno. Io sto solo cercando di raccontarlo nel miglior modo possibile, meglio di quanto sia stato fatto finora. Quando hai a che fare con una storia realmente accaduta, è responsabilità del regista renderla più accurata possibile. Chi ha una mentalità aperta la apprezzerà per quello che è». Per quanto riguarda le scene violente Mel Gibson afferma che “questo è il modo in cui si sono verificati i fatti”.

 

 

Film: «The Passion of the Christ. Intervista a Mel Gibson» settembre 2002

 

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