America

«Belle Harbor: è passato un anno,
 ma il dolore e’ immutato»

12 novembre: le manifestazioni civili e religiose per commemorare le 260 vittime
 

 
di Vincenzo La Gamba


Belle Harbor, Novembre.  É ormai trascorso un anno, il 12 Novembre ne ricorre il primo anniversario, da quell' incidente aereo che ha sconvolto la comunità della Penisola di Rockaway.   A bordo dell'aereo, un American Airlines Flight 587, vi erano 260 persone, quasi tutte di nazionalità dominicana, decedute d' un colpo e dopo solamente 3' 30" di volo: dalla pista del J. F.  Kennedy fino alla 131.ma Strada di Belle Harbor, ove altre cinque residenti del luogo hanno perduto la vita a causa dell'impatto dell'aereo con le loro abitazioni.


Il conto totale si é fermato a 265 persone e poteva essere peggio se non ci fosse stato un imponente numero di Vigili del Fuoco, che hanno avuto (ed hanno) a cuore questa zona in cui sono periti oltre 15 dei loro colleghi a seguito dell'attentato terroristico alle Torri Gemelli.  Il loro contributo verrà sempre ricordato dalla comunità del luogo.


Sono trascorsi dodici mesi, durante i quali non si sa come e perché quell' incidente si é verificato o perlomeno si sta speculando che é stato causato dalla non bravura dei piloti, Ed States e Sten Molin.  Altri sono convinti che é stata l' ala-coda che si é distaccata dall'aereo, immediatamente dopo il decollo.  Altri additano la colpa al disegno ed al funzionamento di questi Aero-Bus di produzione francese, per i quali non c'é più richiesta sul mercato.


Una cosa comunque é certa: non si é trattato di un atto terroristico, dopo quello avvenuto l' 11 Settembre a New York.


Va rilevato che dove c'era la casa dei coniugi Helen  e Tom Cocannon e quella della famiglia Lowler (la madre Kathy ed il figlio Chris erano gli unici membri rimasti a casa quel fatidico giorno) c'é adesso un recinto che racchiude un lotto vuoto inverdito e che forse rimarrà così per sempre. La casa dei Pomponio, il cui padre Franco é rimasto vittima, sta procedendo nei lavori di completamento. I lavori sono a buon punto.


Le altre due case danneggiate lungo la Newport Avenue, tra la 130 e la 131 Strade di Belle Harbor, sono ancora visibili con i danni del fuoco e sembra che il proprietario Mark Shorr e suo figlio Jason non vogliono ricostruire,  se non più in là nel tempo.


Per la comunità dominicana della zona metropolitana questo sito di Belle Harbor é sempre meta di visite settimanali per portare fiori, fotografie ed esporre preghiere per i loro congiunti.  Per loro questo é considerato "sacred ground" e attraverso i loro politici stanno pressando affinché venga lì eretto un monumento (si spiega cosi il perché i due lotti dove é caduto l' aereo sono ancora vuoti) per perpetuare il legame con i loro cari,  periti proprio in quel luogo.


Certo é che la famiglia Lowler saprà come decidere sul da farsi.


Per quanto concerne invece le cinque vittime di Belle Harbor ci penserà la Chiesa di San Francis de Sales con Monsignor Martin Geraghty che,  tra Rockaway Beach Blvd e  la 129.ma  Strada inizierà a costruire un monumentino con finanziamento privato dei parrocchiani. Si vuole così non dimenticare cinque dei parrocchiani attivi, vittime innocenti di un incidente aereo su cui nessuno della zona avrebbe mai scommesso potesse verificarsi dopo appena 3' e 30" di volo dal Kennedy.


Il programma della giornata del 12  Novembre sarà suddiviso in due tronconi.


Nel primo parteciperà il Sindaco di New York Mike Bloomberg, che, attraverso il suo portavoce Lark- Marie Anton ha fatto intendere di avere raggiunto un compromesso con la comunità dominicana ed il Rev. Ruben Diaz, che é tra l' altro City Councilmember della Città di New York.


Si tratta di radunare oltre mille persone, parenti ed amici delle 260 vittime del Flight 587, nella zona balneare di Riis Park.  Allo ore 8 AM avrà inizio una commemorazione per i deceduti con spostamento prima delle 9:17 AM (ora in cui avvenne l' incidente mortale) presso il sito tra la 130.ma e la 131.ma Strada lungo Newport Avenue di Belle Harbor.  Questo era quanto espresso  a viva voce da tutta la comunità dominicana della zona metropolitana.
Sarà osservato un minuto di silenzio ed a ognuno verrà concessa l' opportunità di depositare dei fiori sul luogo recintato. Sarà un momento solenne per chi lo vivrà in prima persona.
Va inoltre rilevato che la città di New York ha messo a disposizione  delle famiglie delle vittime tutti i mezzi di trasporto per venire logisticamente incontro alla comunità dominicana di tutta la zona metropolitana.


La seconda parte del programma prevede l'esposizione del Santissimo Sacramento
presso la Cappella di San Francis de Sales dall' 1 PM fino alle 7 PM. per consentire a chi ne avesse bisogno di pregare in silenzio per  tutte le vittime dell' incidente.


Seguirà alle 7:30PM una Messa Commemorativa, officiata da Mons. Martin Geraghty,  durante la quale verranno ricordati  alla comunità religiosa di Belle Harbor Helen e Tom Concannon, Kathy e Chris Lowler e Franco Pomponio, terribilmente venuti a mancare ai loro cari e a tutti quelli  della zona che li conoscevano.
 
 

America: «Belle Harbor: è passato un anno, ma il dolore è immutato» di Vincenzo La Gamba, New York - America Oggi, 12  novembre 2002