GALATRO, Di turismo termale s’è parlato in un convegno della CGIL

SISTEMA DA RILANCIARE

L’assessore Tripodi propone un “bonus”
 

Umberto  di Stilo

GALATRO – Le terme di Galatro, sostenute da politiche mirate, possono diventare un punto importante non solo per la cura ed il benessere della persona, ma un elemento strategico di sviluppo di tutto il territorio della Piana. Per raggiungere lo scopo, però, è necessario che insieme all’amministrazione comunale ed al gestore lavorino in sinergia tutti gli enti locali della zona, la comunità montana, la Provincia e, perché no, soprattutto la Regione che, oltre al mare, ai monti ed alle grandi testimonianze archeologiche deve promuovere anche il termalismo. E’ quanto, in estrema sintesi, è emerso dal convegno che, organizzato e voluto dalla CGIL della Piana di Gioia Tauro, si è tenuto ieri sera nella sala convegni delle Terme “S. Elia” ed al quale hanno partecipato Pasquale Larosa, segretario generale della CGIL della Piana, Giovanni Papa, sindaco di Galatro, Mina Papasidero, segr. generale della Filcams-CGIL della Piana, il sen. Nuccio Iovine, vice presidente dell’osservatorio parlamentare per il turismo, l’on. Michelangelo Tripodi, assessore regionale all’urbanistica e Carmelo Romeo, segretario nazionale della Filcams- CGIL.  Un pizzico di delusione è serpeggiato tra i presenti allorché è stato comunicato che l’assessore regionale alla sanità, on. Loris Lomoro, per impegni istituzionali, non avrebbe partecipato alla tavola rotonda. I galatresi, e non solo loro, invece, aspettavano che il nuovo responsabile della sanità calabrese venisse a conoscere la struttura delle “Fonti S. Elia” che - come in altre occasioni è stato sostenuto da esperti del settore - “è un fiore all’occhiello del termalismo calabrese” e merita maggiori attenzioni da parte del governo regionale.

Dalle varie relazioni è emerso che per la crescita delle terme galatresi e, quindi, per rendere stabile il lavoro precario degli attuali dipendenti, è necessario pensare a pacchetti globali, studiati non solo per la cura del fisico e per il benessere del corpo (beauty-farm) ma abbinati alla scoperta del territorio, alla sua storia, al suo ambiente, all’artigianato, alla gastronomia e alla valorizzazione dei beni culturali e architettonici presenti in tutti i paesi della Piana.

Il governo regionale, però, che fino ad oggi ha visto il termalismo come “uno dei rami secchi della sanità sul quale non bisogna investire”, deve cambiare completamente rotta. Seguendo l’esempio di quanto è stato già fatto da altre regioni, secondo il segretario naz. della Filcams Carmelo Romeo, oltre a recepire la legge nazionale del 2000, dovrebbe inserire gli stabilimenti calabresi nel piano nazionale e, per partire senza logica assistenziale, dovrebbe sottoscrivere un protocollo d’intenti con il sindacato ed i comuni perché attraverso il termalismo collegato ad itinerari turistici e culturali, sia salvaguardata e potenziata l’occupazione. L’assessore Tripodi si è impegnato perchè una nuova politica termale sia al centro dell’attività della giunta regionale ed ha ipotizzato la creazione di un “bonus” per tutti quei calabresi che, anziché andare fuori regione, decidono di praticare le cure termali in Calabria.

La realazione principale è stata tenuta da Mina Papasidero; ha introdotto e concluso Pasquale Larosa. Il senatore Iovine, in un discorso di ampio respiro ha sostenuto che tutto il sistema turistico termale calabrese è da rilanciare mediante la promozione delle nostre potenzialità. Nel dibattito, tra gli altri sono intervenuti, l’avv. Paolo Villelli, l’assessore Gaspare Sapioli, il prof. Nicola Cuppari e il gestore delle terme, sig. Pino Smedile. I lavori sono stati coordinati dal giornalista Umberto di Stilo che ha anche tratteggiato una breve storia delle plurisecolari acque sulfuree galatresi scoperte dai monaci basiliani e dagli stessi utilizzate a scopi terapeutici sin dai primi decenni dell’XI secolo.

Da sinistra: Umberto Di Stilo, Mina Papasidero, Nuccio Iovine, Pasquale Larosa, Carmelo Romeo, Giovanni Papa, Michelangelo Tripodi.