GALATRO, In occasione dell’apertura della nuova stagione di cura

 MESSA ALLE TERME “S. ELIA”
 

Umberto  di Stilo

GALATRO – Su un altare da campo eretto ai bordi della piscina esterna delle “Terme S. Elia” ed immerso nel mare verde del parco naturale di contrada Fermàno che incanta per l’agreste bellezza delle zone incontaminate, il parroco Don Cosimo Furfaro, accogliendo l’invito dell’amministrazione comunale, ieri mattina ha celebrato la messa in concomitanza dell’avvio della nuova stagione termale. Oltre al sindaco prof. Giovanni Papa ed agli assessori Lauro, Sapioli e Palmieri, hanno seguito la solenne liturgia il sig. Pino Smedile, presidente della società che ha in gestione i servizi termali, il direttore sanitario dott. Fortunato Lucia, il personale medico, paramedico, amministrativo ed ausiliario insieme a molti cittadini e ad un nutrito gruppo di curisti.

A distanza di secoli, dopo i monaci basiliani che attorno al mille hanno scoperto le acque e dopo i frati cappuccini del vicino “Convento della Sanità” che alla fine del 1500 hanno ripreso ad utilizzare quelle acque a fini terapeutici, la liturgia cattolica è tornata a riecheggiare nella verde gola del Fermano. Un momento di preghiera, sulla scia di quei monaci che a Galatro hanno operato in tempi ormai lontani, “per cercare nella fede l’aiuto e il sostegno affinché la risorsa naturale che da secoli caratterizza il paese (e la struttura realizzata attorno ad essa) prosperi sempre più e diventi il concreto futuro della comunità galatrese”, come ha sottolineato Don Cosimo nella sua omelia. Un momento di preghiera perchè, con l’intercessione della Madre Santissima, di San Giuseppe, patrono dei lavoratori, e di Sant’Elia di cui le terme portano il nome e ricordano la sua presenza in questa zona, dopo le recenti traversie economiche che hanno interessato la gestione a seguito del dimezzamento del budget da parte dell’Asl di Palmi, la struttura possa avere un futuro tranquillo e possa costituire per tutti i galatresi un preciso punto di riferimento per la loro stabilità lavorativa e per la loro crescita sociale. E con l’auspicio di “un futuro concretamente prospero per il bene comune rappresentato dalle Terme”, il parroco Don Cosimo Furfaro ha concluso la liturgia della messa tra la generale approvazione di amministratori, dipendenti e semplici cittadini.