Le Terme "Sant'Elia"
di Galatro

GALATRO, Contro il licenziamento di 18 dipendenti dello stabilimento

TERME, DOMANI SI  SCIOPERA

Numerose adesioni anche dai comuni limitrofi
 

 

Umberto Di Stilo

GALATRO – Sciopero generale domani per protestare contro il licenziamento di 18 dipendenti delle “Terme Sant’Elia”. La manifestazione è organizzata congiuntamente dalla Filcams e dalla F.P. Cgil del comprensorio di Gioia Tauro insieme al Comune di Galatro che, ricordiamolo, è proprietario della struttura termale. Alla giornata di lotta hanno aderito anche i sindaci di molti  comuni del comprensorio nella consapevolezza che lo sviluppo della zona debba necessariamente passare anche attraverso il decollo del turismo termale. La manifestazione di protesta vuole rappresentare soprattutto un momento di sollecitazione per i responsabili della sanità calabrese che, in concreto, si ostinano ad ignorare le reali potenzialità delle terme galatresi sottodimensionandole nell’assegnazione del budget annuale e non conferendo la convenzione per alcune specifiche terapie. A tal proposito le due organizzazioni sindacali che hanno promosso la manifestazione a conclusione dell’assemblea che venerdì scorso hanno tenuto nella sala consiliare di “Palazzo San Nicola”, in una nota diramata alla stampa, sostengono che “non è più sopportabile che una realtà termale così bene attrezzata e con una struttura di primo livello, per la qualità terapeutica delle acque, per i fanghi e per tutte le attività riabilitative che in essa si praticano, debba essere costretta a ridurre le potenzialità di sviluppo -non solo occupazionali- per la mancata attenzione del governo regionale”. Insomma, mentre i cittadini guardano al decollo del termalismo con la speranza che da esso possa avere origine lo sviluppo del paese, le istituzioni sembra vogliano continuare ad ignorare la concreta realtà della struttura termale galatrese. Da parte sua, invece, l’intera comunità ritiene sia giunto il momento perché il governo regionale si affretti a riconoscere e retribuire tutte le prestazioni sanitarie effettivamente fornite dalla “Terme Sant’Elia” nel corso dell’anno appena finito e, soprattutto, a riconoscere la reale potenzialità della struttura galatrese ampliando il budget delle convenzioni. Solo così la società che gestisce la struttura per conto del comune sarà nelle concrete condizioni di continuare a garantire il lavoro ai 18 licenziati dei giorni scorsi e ad operare diverse nuove assunzioni. Solo così “l’indotto termale – come sostengono le organizzazioni sindacali – potrà diventare volano di una nuova forma di ricettività legata ai moderni rimedi operanti nel campo della prevenzione e della cura del corpo”.

“La F.P. Cgil e la Filcams – si legge ancora nella nota sindacale - non permetteranno che meccanismi poco chiari interrompano il percorso di crescita sociale che ha assegnato concrete speranze occupazionali a decine di famiglie” di una zona nella quale la disoccupazione ha toccato indici assai elevati e l’emigrazione è tornata, in modo allarmante e preoccupante, a svuotare i paesi.
 

 

Le Terme "Sant'Elia" di Galatro: «GALATRO, Contro il licenziamento di 18 dipendenti dello stabilimento. TERME, DOMANI SI  SCIOPERA. Numerose adesioni anche dai comuni limitrofi», di Umberto Di Stilo, Gazzetta del Sud, giovedì 10 marzo 2005, pag. 28

 

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