GALATRO: LE TERME DI S. ELIA

 

Galatro / Si va verso la gestione privata delle nuove Terme
Concrete possibilità di lavoro

 

GALATRO – Per l'apertura delle nuove Terme potrebbe essere l'anno buono. L'amministrazione comunale, infatti, sta bruciando le tappe per guadagnare il tempo perduto ma anche per evitare che la moderna struttura permanendo ancora inutilizzata possa degradarsi.

A tal proposito ha già predisposto un bando-concorso per l'affidamento in gestione del nuovo complesso termale e delle annesse strutture ricettive che molte polemiche ha già suscitato in sede di prima presentazione in consiglio comunale dove l'opposizione ha avuto da sottolineare superficialità.

Molto esili, a questo punto, se non del tutto inesistenti, le speranze che operatori locali possano inserirsi nella gara per l'affidamento della gestione giacché sono tali e tante le referenze richieste agli aspiranti gestori che per i galatresi sembra completamente preclusa ogni possibilità.

Da qui il motivo del malumore e della delusione che serpeggia in quanti speravano di potersi costituire in società di servizi e imbarcarsi nell'avventura termale. Nonostante tutto, comunque, il sindaco, nel corso della riunione consiliare di qualche sera addietro, ha continuamente ribadito che per i giovani galatresi le nuove terme costituiscono un concreto sbocco occupazionale. Anzi costituiscono l'ultima occasione per frenare il fenomeno dell'emigrazione che, in paese, sta interessando decine di famiglie. Alcune ore di animato dibattito hanno caratterizzato la riunione del consiglio comunale convocate per procedere all'esame e all'approvazione del disciplinare di gara per l'affidamento della gestione del nuovo stabilimento balneare e delle annesse strutture ricettive.

Alla fine è stato deciso di studiare con calma il documento al fine di preparare tutti quei ritocchi migliorativi ritenuti necessari per salvaguardare la collettività galatrese che, non dimentichiamolo, delle terme è la sola e legittima proprietaria. Nella sua introduzione il sindaco-presidente, prof. Angelo Cuppari, ha ricordato che l'apertura delle nuove Terme rappresenta l'unica possibilità di creare lavoro a Galatro, paese in cui la disoccupazione sta toccando livelli assai preoccupanti e sta assumendo risvolti quanto mai drammatici. 

«Nella nuova struttura termale riponiamo tutte le nostre speranze di crescita, ma dobbiamo creare le condizioni perché le Terme si possano aprire», ha sostenuto. Dopo aver ripercorso l'iter amministrativo dei lavori di completamento della struttura, il sindaco ha affermato che «essere riusciti a completare l'opera significa aver raggiunto un traguardo atteso da anni da tutta la cittadinanza. Anche per questo l'amministrazione ha voluto concepire un bando che offrisse sicure garanzie a tutti i cittadini».

L'assessore alle Terme, prof. Domenico Distilo, addentrandosi nell'esame del bando-concorso, ha sostenuto che lo stesso rappresenta il frutto di un lungo lavoro di riflessione e di elaborazione e che già dagli incontri aperti al contributo dei cittadini chiara era emersa quella che sarebbe stata la linea dell'amministrazione: una linea che desse le premesse al decollo del paese e che si coniugasse con la necessità di avere interlocutori forti e, come tali, non frutto di «soluzioni burocratiche» ma capaci di rispettare e interpretare le aspettative dei cittadini in fatto di ricaduta occupazionale. 

Il consigliere di minoranza Carmelo Romeo ha dichiarato la propria soddisfazione per la decisione adottata dall'amministrazione che, decidendo per la gestione delle Terme, di fatto compiva un importante passo verso lo sviluppo di Galatro. Non essendo stati, però, garantiti ai consiglieri i tempi tecnici per studiare il bando, ha promesso l'aggiornamento dei lavori consiliari.

A entrare nel merito dei contenuti del bando, mediante un'analisi dei suoi vari articoli, ha provveduto il capogruppo del «Ponte», avv. Pasquale Simari, che ha esordito esprimendo sconcerto per l'approssimazione riscontrata nel disciplinare del bando-concorso, superficiale nei contenuti ma tecnicamente impeccabile. Il consigliere ha ricordato che l'amministrazione aveva assunto il «preciso impegno di coinvolgere fino in fondo i cittadini. Invece si è verificato quanto si vociferava, giacché di fronte al contenuto di questo documento, ci rendiamo conto che i due precedenti incontri coi cittadini sono stati dei veri palliativi e che questa riunione, fatta così in fretta, assume il sapore di un vero e proprio blitz ai danni della cittadinanza». 

Nel dibattito è intervenuto anche il vicesindaco Giovanni Papa per il quale la necessità di accelerare i tempi del bando è nata dall'urgenza di creare lavoro per evitare che altri cittadini partano. Il sindaco ha tratto le conclusioni del dibattito e il Consiglio ha deciso di tornare a riunirsi lunedì prossimo.

  Umberto Di Stilo
Gazzetta del Sud, 25/03/1999

Click qui per tornare indietro