CISS Torino |
Il diritto allo studio non può essere pregiudicato da ragioni di bilancio
Lo Stato e la Regione devono intervenire sul rincaro dei libri di testo
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di Vito Piepoli
Il prezzo dei libri scolastici continua a lievitare. In particolare, a subire il rincaro sono i testi delle elementari per cui è previsto, nel periodo 2008/2009, un incremento pari al 2,1 %. A sollevare il problema è il consigliere regionale di Forza Italia, Giampiero Leo, che sollecita un intervento tempestivo da parte della Giunta Bresso, con un’interrogazione presentata a palazzo Lascaris. <<Dal 1986 – ha affermato l’esponente azzurro – l’importo trasferito dallo Stato ai Comuni per l’erogazione gratuita dei libri di testo nelle elementari non ha più subito variazioni in aumento. Questa situazione ha creato un notevole aggravamento per le casse degli enti locali, i quali hanno dovuto sopperire con risorse proprie. E’ un fatto inaccettabile, perché lo Stato non può sottrarsi in modo strisciante a un obbligo di legge. Proprio su tali presupposti nasce la mia proposta di intervento anche da parte della Regione, per aiutare i Comuni contro il rincaro dei libri di testo>>. Secondo Leo è indispensabile che la Regione predisponga un finanziamento specifico per venire incontro alle difficoltà di bilancio dei Comuni. L’analisi del consigliere azzurro tocca poi anche gli assegni di studio per i libri previsti dalla Regione. <<Sarebbe indispensabile – ha sottolineato ancora Giampiero Leo - allargare le fasce di reddito d’accesso a tale bando. D’altra parte non è possibile sottovalutare come la curva del reddito delle famiglie italiane sia in continuo calo, e che tale situazione porti a una diversa definizione delle soglie di povertà. Il diritto allo studio è un principio inderogabile che non può essere pregiudicato da ragioni di bilancio>>.
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CISS Torino: «Il diritto allo studio non può essere pregiudicato da ragioni di bilancio. Lo Stato e la Regione devono intervenire sul rincaro dei libri di testo» di Vito Piepoli, Monviso 16/2/2008 |