Fortunato Seminara

Per ricordare
Fortunato Seminara
 

 
di Umberto  Di Stilo,


E’ ancora giovane, ma guarda autorevolmente al futuro con grandi prospettive di crescita. E’ la “Fondazione Fortunato Seminara” che opera a Maropati, paese natale dello scrittore, ed il cui nuovo consiglio d’amministrazione, sotto la presidenza del dott. Vincenzo Gallizzi, da alcuni mesi è al lavoro per predisporre un programma che, presto e bene, permetta di conseguire tutti gli scopi previsti dall’art. 2 dello statuto. Si guarda soprattutto ai giovani nella speranza di riuscire a sollecitare il loro interesse verso la narrativa di Seminara e di stimolarli, mediante incontri, concorsi, convegni e borse di studio, ad avvicinarsi alla sua tematica narrativa.

In questa direzione rientra anche l’edizione economica de “Le Baracche”, romanzo che ha fatto conoscere al grande pubblico italiano ed alla critica qualificata Fortunato Seminara e che la “Fondazione”, nei prossimi mesi, operando in stretta collaborazione con i dirigenti scolastici degli istituti superiori calabresi, distribuirà gratis a tutti gli studenti dell’ultimo anno. 

E’ la prima operazione condotta su scala regionale mirata a far scoprire alle giovani generazioni (e attraverso esse farla “riscoprire” anche alle meno giovani) la narrativa di uno scrittore che, come nessun altro, ha saputo accostarsi al mondo contadino calabrese facendo di esso lo scenario privilegiato di (quasi) tutta la propria produzione letteraria. A questa iniziativa ne seguiranno molte altre. Sono allo studio, infatti, diverse manifestazioni che, inizialmente in ambito regionale e successivamente su tutto il territorio nazionale, facciano conoscere sempre meglio la figura e l’opera dello scrittore che rinunciò ai salotti letterari delle grandi città per vivere nel guscio di un piccolo paese del sud: Maropati. Anzi nella casa di campagna che i suoi genitori possedevano sul poggio di Pescano, osservatorio privilegiato di Seminara che elesse a propria oasi di pace e che preferì al paese ed alla città perché, figlio di contadini, ha sempre avuto un legame viscerale con quella terra; non solo con quella di Pescano ma, in generala con la terra su cui i contadini, sfruttati da padroni senza scrupoli, vivevano la loro quotidiana odissea fatta di rinunce, di sofferenze e di sfruttamento. Nell’oasi di pace di Pescano Seminara ha prodotto le pagine più belle della sua narrativa.

Quella casa, quasi completamente distrutta da un incendio doloso nella lontana notte di Natale del 1976, è il “sacrario” dello scrittore. Anche per questo la “Fondazione” ha deciso di completare la ristrutturazione già avviata dallo stesso Seminara e di trasformarla  in un particolare (quanto unico nel suo genere) centro di studi. Sul poggio di Pescano, negli ultimi anni, come in pellegrinaggio, sono salite diverse personalità del mondo della cultura. Tra le altre: le scrittrici Ginette Herry e Dora Mauro (amiche e conoscenti dello scrittore) ed il giovane docente universitario Erik Pesenti. Tutti e tre, con il loro costante impegno e prezioso lavoro, hanno permesso la diffusione della narrativa di Fortunato Seminara in Francia. In particolare: lo studio di alcune opere nelle scuole e la messa in scena di “Gregoria”, riduzione teatrale dell’opera “Quasi una favola”.

La casa natale dello scrittore, sita nel centro storico di Maropati, è stata sottoposta a lavori di restauro conservativo grazie al contributo della “Fondazione della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania” ed è stata trasformata in casa-museo.

In atto alla “Fondazione” (legalmente riconosciuta con D.M. 2/12/1993 – G.U. n.33/94) fervono i preparativi per l’imminente pubblicazione e presentazione dell’inedito “Il viaggio” (che, in assoluto, è la prima opera scritta da Seminara e che non è stata pubblicata all’epoca della sua stesura -anni trenta- “per opportunità politica”) e, soprattutto, per mettere a punto le iniziative con le quali, nell’arco del prossimo anno solare, si intende ricordare e solennizzare il primo centenario della nascita (12 agosto 1903) e il 19° della morte (1° maggio 1984) dello scrittore. Il comitato scientifico (prof. A. Piromalli - presidente -, prof. L. M. Lombardi Satriani, prof. Mario Strati, prof. Giuseppe Lombardo, prof. Pasquino Crupi, prof. Rocco Mario Morano e prof. Aldo Maria Morace -componenti) è già al lavoro. Si pensa di ricordare la doppia ricorrenza con un convegno nazionale sulla tematica dello scrittore maropatese, alla luce della pubblicazione degli inediti “L’Arca”, “La dittatura” e “Il Viaggio”  (già stampati insieme alla nuova edizione de “La fidanzata impiccata”) ma soprattutto di “Terra amara” che lo stesso Seminara ha indicato come romanzo conclusivo della “trilogia  della terra”, iniziata nel 1951 con “Il vento nell’oliveto” e continuata l’anno successivo con “La masseria”. L’editore Pellegrini (Cosenza) che, tra il generale disinteresse delle grandi case editrici italiane a suo tempo interpellate dalla “Fondazione”, si è meritoriamente assunto l’onere della pubblicazione di tutti gli inediti (romanzi, commedie, racconti, leggende, diari, epistolari, ecc.) e della ristampa di tutte le opere precedentemente pubblicate, sta portando avanti – a proprie spese –un’operazione culturale che gli fa onore. Anche nell’ormai lontano 1967 aveva teso fraternamente una mano a Fortunato Seminara. All’epoca, infatti, contrariamente ai grandi editori del nord che avevano sbattuto la porta in faccia allo scrittore di Maropati, Pellegrini accettò di pubblicargli una raccolta di scritti (testimonianze e saggi) dedicati alla Calabria e intitolata polemicamente “L’altro pianeta”.

La “Fondazione” vuole crescere. Ha l’ambizione (anche mediante la pubblicazione del quadrimestrale “Pescano”) di diventare l’ombelico della cultura della Piana e, nel nome di Fortunato Seminara, un preciso punto di riferimento di tutta la cultura calabrese.
 

 

Fortunato Seminara: «Per ricordare Fortunato Seminara», di Umberto  Di Stilo,  (da:”Memoria e futuro”, periodico degli “Amici Casa della Cultura LEONIDA REPACI”, n.2, dicembre 2002, pag. 5)


Click qui per tornare indietro a "galatro_home"