Riflessioni

Venerdì Santo

«Gesù viene deposto dalla croce»
 

 
di Carmelo Cordiani



La croce! Strumento di sofferenza e di morte per Cristo, simbolo di salvezza per il mondo. La nostra storia comincia ai piedi della croce, sulla quale si spegne una vita nasce l’amore. Gesù lo aveva preannunciato con la metafora del seme: E’ necessario che il seme muoia perché germogli, rompa la zolla, rigeneri la vita.

Sul mondo in guerra, sull’odio che distrugge, sulla morte dei tanti fratelli riscattati dal sacrificio di Cristo, sia  eretta la croce, simbolo di resurrezione. All’odio del fratello contro il fratello, del padre contro il figlio; allo scempio delle armi che dilaniano tante vittime innocenti; allo sguardo smarrito di tanti bambini sacrificati dall’egoismo dei potenti, noi opponiamo la croce come atto di amore di un Dio -  Amore.

La tua croce, o Signore, è l’arma vincente. La generosità di quell’uomo semplice che ha raccolto il tuo corpo si traduce , per noi, in solidarietà verso ogni sofferente. Si estenda ad ogni redento dal tuo sangue, ad ogni uomo senza nome di appartenenza perché il tuo sacrificio ha abbracciato ogni creatura umana. La tua croce sia la nuova bandiera di pace. Nessun colore ne esprime il valore meglio del tuo sangue. Il tuo corpo, raccolto pietosamente, lascia libero il segno del trionfo del bene sul male, dell’amore sull’odio, della solidarietà che riconosce piena dignità all’uomo, senza colore e senza credenziali; l’uomo che hai amato e verso cui rivolgi, anche oggi, il tuo sguardo. Se anche noi imparassimo a guardarci con i tuoi occhi ! Se anche noi, nei rapporti quotidiani, riascoltassimo le parole di perdono con le quali, morendo, ti rivolgevi a Dio! Ci professiamo cristiani, ma dimentichiamo le tue parole, il tuo esempio, la tua generosità, la tua preoccupazione per la nostra pace. E così ci allontaniamo dalla croce che vince per addossarci tante altre croci, materia di incomprensioni reciproche, di rancori, di inimicizie, di sospetti che distruggono anche i rapporti più sacri e ci fanno perdere persino il gusto di scambiare due parole con le persone che si incontrano ogni giorno. Deposto dalla croce, non te ne andare, non lasciarci soli, il mondo, tutto il mondo, ha bisogno di te, perché tu solo hai parole di vita.
 

 

Riflessioni: «Gesù viene deposto dalla croce», di Carmelo Cordiani,  18.04.2003
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