|
Cara Polo, caro Lo
Giudice,
prendo atto con estrema considerazione e serietà della vostra
insoddisfazione circa il compromesso raggiunto in sede di
redazione del programma su una materia cara a Voi, ma Vi assicuro,
non solo a Voi, come quella del riconoscimento giuridico di
diritti, prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle
unioni di fatto.
Quello che Vi chiedo di riconoscere è comunque la
determinazione, mia e di ogni componente della coalizione, la
presa d’impegno, a voler percorrere insieme a Voi, e non senza di
Voi, il cammino in grado di portare a un riconoscimento pieno ed
effettivo di questi diritti.
Quello che Vi chiedo è dunque di essere consapevoli che un
argomento simile, per essere discusso, per essere sviluppato,
approfondito, non ha bisogno di chiasso, non ha bisogno di
polemiche, ma del dialogo piano e ponderato, pacato e non urlato,
tra persone che hanno a cuore, veramente, il bene dell’Italia.
Io so che voi questo avete a cuore, io so che voi avete a cuore la
nostra vittoria; costruiamo dunque insieme in queste settimane che
ci separano dal voto, le condizioni migliori per vincere, che
risiedono essenzialmente nella coesione e nella compattezza della
coalizione.
Confidando nella Vostra lungimiranza. Con stima e gratitudine.
Con molta amicizia
Romano Prodi
Roma, 1 marzo 2006
|
|
Politica:
«Elezioni Politiche
Aprile 2006. LA LETTERA DI ROMANO PRODI AD ARCIGAY E ARCILESBICA: "Con voi e
non senza di voi". Quello che Vi chiedo di riconoscere è comunque la
determinazione, mia e di ogni componente della coalizione, la presa
d’impegno, a voler percorrere insieme a Voi, e non senza di Voi, il cammino
in grado di portare a un riconoscimento pieno ed effettivo di questi
diritti»,
Romano Prodi, Roma, 1 marzo 2006
|
|