Politica:
 

L’altro ieri si è paragonato a Gesù Cristo

BERLUSCONI, L’IRRIVERENTE

 

 
di VINCENZO LA GAMBA

Nella teologia cristiana c'é un riscontro con l' uomo, che sa di mistero.  Un uomo può apparire (esteriormente) diverso, nel bene e nel male, di quello che l' uomo stesso pensa di essere ma non é davanti agli occhi delle persone. 

Viceversa l' uomo, inteso ovviamente come essere umano (assieme alla donna), nel momento in cui crede di conoscere a fondo se stesso non si accorge che c'é sempre un "mistero", perché la sua (come la vita di tutti noi) é, fondamentalmente un mistero, come la morte, l' Incarnazione, la Risurrezione.

Il matrimonio, a livello teologico, é un caso tipico. L' unione fra due persone rende ancor più difficile la spiegazione tra due esseri, che pur dicendo di conoscersi a fondo, anche dopo oltre 60 anni di matrimonio, in effetti non é così. Nel mistero tra donna e marito, esiste sempre quel "velo", racchiuso in questa definizione teologica: "Il mistero é un evento a cui si é invitati di partecipare per capire cose che sono difficili a spiegare, nella speranza di capire almeno qualcosa".

Quando Silvio Berlusconi, l'altro ieri, si é paragonato a Gesù Cristo, ho subito pensato alla pochezza di quest' uomo, alla sua ipocrisia (termine usato da Gesù quando definiva gli uomini di poca fede), ad un tasso elevato di superbia (peccato capitale nei precetti della Chiesa).

Una persona "normale" e di fede non si accosterebbe mai a paragonare se stesso a Gesù Cristo. Al contrario,  una persona "anormale" può considerarsi uguale e simile a Napoleone, Giustiniano, De Gasperi, Churchill e tanti altri che sarebbe inutile elencare.

Non mi rallegro affatto circa lo stato mentale di Silvio Berlusconi, anche se "ragione e fede"  possono coniugarsi, sempre restando il fatto che chi ha fede non pensa di essere Gesù Cristo, perché irriverente anche per chi ascolta queste sciocchezze.

Non mi rallegro affatto sullo stato mentale di Silvio Berlusconi perché paragonandosi a Gesù Cristo, implicherebbe che Berlusconi si stia "sacrificando" per qualcuno e per qualcosa, che non sono né l' umanità, né il desiderio di morire in Croce, così come é avvenuto con il Figlio di Dio e così come ci insegnano le Sacre Scritture.
Riflettendoci bene, uno  come Berlusconi, che in politica é sceso, senza conoscere i trucchi ed il mestiere della politica, un sacrificio l' ha fatto: si é "sacrificato" per se stesso  per diventare più ricco: ha il doppio dei soldi (stando ai dati che risultano pubblici in Italia) da quando é entrato in politica. Da imprenditore lombardo ha poi formato il suo Regno, per diventare onnipotente più che potente, non certo moltiplicando i pani e i pesci per attenersi al Discorso di Gesù sulla Montagna attraverso il concetto delle Beatitudini, che sono le antitesi di quello che Berlusconi, dice ed attua.

A questo punto  é il suo stato spirituale che non mi rallegra, perché  Berlusconi non ha solo detto una sciocchezza, ma una grande bugia, anzi la più colossale del terzo millennio, di gran lunga superiore a quella del suo amico Bush, che asserisce (senza pudore) che da Dio ha avuto una missione di pace da quando é stato eletto (e ri-eletto) Presidente della Nazione più potente della terra.

Chiamatela come volete, ma né  l'umiltà né  la modestia stanno di casa con Bush e Berlusconi. Questo legame che hanno tutti e due con il soprannaturale avrebbe senso se entrambi dicessero meno sciocchezze e l 'assoluta verità.

Per cui non c'é, veramente, da stare allegri con un Berlusconi in crisi di identità, che vuole governare una Nazione come fosse un' azienda, per nulla tenendo conto il bene comune che é giustizia, legalità e benessere. Aggiungiamo, alla luce dei fatti, pure quel rispetto verso i poveri, che sono cresciuti di numero durante la sua premiership, quelli senza lavoro permanente, o quelli che con i soldi del proprio lavoro (precario e non),  riescono a mala pena a pagare i debiti durante il corso di un mese.

Qualsiasi politico che ha duplicato il suo "income" stando al potere, ha badato senz' altro ai suoi interessi, non a quelli di "tutti gli Italiani". Ciò avviene nelle nazioni a sfondo dittatoriale, precisando ed enfatizzando che in America uno come Berlusconi non verrebbe mai eletto e se fosse eletto non potrebbe mai duplicare i suoi beni, che sono veramente ingenti.

Su quella battuta "Io come Gesù", meglio non tornarci più, tanto irriverente verso il Cristo morto in Croce a "sacrificio" dell' umanità tutta, tanto più perché detta da un uomo di poca fede, il cui vero Dio é il Dio del denaro. 
Il grande Teologo-Papa Joseph Ratzinger, a cui farà visita Berlusconi, fra qualche settimana, non deve e non può ridicolizzare un uomo che dice irriverenti bugie e stoltezze assolute, perché il buon Silvio s'é già ridicolizzato da sé agli occhi del mondo, non solo dell'Italia, che ancora ha dei valori dignitosi, così come cerca di predicare un vero Italiano: il Presidente della Repubblica, Azeglio Ciampi.

Anticipiamo la scena in Vaticano: Berlusconi sicuramente si scuserà con Benedetto XVI. Gli affermerà che quella frase lui non l'ha mai detta. Però se l'ha detta (chi gli crede più?) mi ha fatto capire meglio il concetto del "mistero" della teologia sull' essere umano.

Al contrario degli insegnamenti della Chiesa, secondo cui un mistero é e rimane sempre un mistero, ecco come potrebbe essere il pensiero dell' imprenditore lombardo: "Ogni frase misteriosa di Berlusconi é un evento a cui tutti gli Italiani devono partecipare per capire meglio le sue cose, che sono difficili a capire e solo lui ci capisce qualcosa".
 

 

Politica: «L’altro ieri si è paragonato a Gesù Cristo. BERLUSCONI, L’IRRIVERENTE», Vincenzo La Gamba, New York, 18.02.06

 

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