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11. ... In
questo momento, inoltre, in quanto sacerdoti, noi siamo
personalmente scossi nel profondo dai peccati di alcuni
nostri fratelli che hanno tradito la grazia ricevuta con
l'Ordinazione, cedendo anche alle peggiori manifestazioni
del mysterium iniquitatis che opera nel mondo.
Sorgono così scandali gravi, con la conseguenza di gettare
una pesante ombra di sospetto su tutti gli altri benemeriti
sacerdoti, che svolgono il loro ministero con onestà e
coerenza, e talora con eroica carità. Mentre la Chiesa esprime
la propria sollecitudine per le vittime e si sforza di
rispondere secondo verità e giustizia ad ogni penosa
situazione, noi tutti – coscienti dell'umana debolezza, ma
fidando nella potenza sanatrice della grazia divina –
siamo chiamati ad abbracciare il «mysterium Crucis» e
ad impegnarci ulteriormente nella ricerca della santità.
Dobbiamo pregare perché Dio, nella sua provvidenza, susciti
nei cuori un generoso rilancio di quegli ideali di totale
donazione a Cristo che stanno alla base del ministero
sacerdotale.
È
proprio la fede in Cristo che ci dà forza per guardare con
fiducia al futuro. Sappiamo,
infatti, che il
male sta, da sempre, nel cuore dell'uomo, e solo quando
l'uomo, raggiunto da Cristo, si lascia «conquistare» da
Lui, diventa capace di irradiare intorno a sé pace e amore.
Come ministri dell'Eucaristia e della Riconciliazione
sacramentale, noi abbiamo a titolo specialissimo il compito
di diffondere nel mondo speranza, bontà, pace.
Io vi auguro di vivere nella pace del cuore, in profonda
comunione tra voi, con il Vescovo e con le vostre comunità,
questo giorno santissimo in cui ricordiamo, con
l'istituzione dell'Eucaristia, la nostra «nascita»
sacerdotale. Con le parole rivolte da Cristo agli Apostoli
nel Cenacolo dopo la Risurrezione, e invocando la Vergine
Maria, Regina Apostolorum e Regina pacis, vi
stringo tutti in un fraterno abbraccio: Pace, pace a tutti e
a ciascuno di voi. Buona Pasqua!
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