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l'ufficio
stampa di Cl
Milano, 21 marzo 2003
Questa guerra sbagliata è cominciata. Gli appelli del Papa ai
contendenti non sono stati ascoltati. La responsabilità di chi ha giudicato
esaurite le vie di confronto stabilite dal diritto internazionale è grande.
Ora all'America, la cui storia è per noi punto di riferimento della libertà,
chiediamo il coraggio e la lungimiranza della moderazione.
Più che mai vale oggi l'invito alla preghiera del Rosario, alla penitenza e
al digiuno per invocare da Dio la pace mediante la conversione del cuore. Il
desiderio di pace, più che su velleitarie proteste che alimentano ulteriore
odio, può essere salvato e dare frutti dentro un cammino di educazione
basato sull'annuncio decisivo riecheggiato in piazza San Pietro: 'Solo
Cristo può rinnovare i cuori e ridare speranza ai popoli' (Giovanni Paolo II,
Angelus del 16 marzo 2003). Per questo siamo col Papa e col suo
giudizio.
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