Pace |
«Pace non è essere liberi dalla paura» |
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di Guido
Horst
Gli uomini vogliono
la pace. Per questo adesso hanno paura della guerra. Il conflitto fra gli
Stati Uniti e Saddam Hussein chiama di nuovo in causa quei pacifisti che
vogliono impedire, con manifestazioni di protesta o appelli, un nuovo
ricorso alle armi nella regione del Golfo Persico. "Mai più guerra" è lo
slogan dei pacifisti, la pace è il loro sublime e supremo obiettivo.
Il Papa non è un
pacifista, anche se oggi non lascia nulla di intentato per perorare la causa
di una soluzione diplomatica del conflitto con l'Iraq presso i grandi della
politica internazionale. Il suo supremo obiettivo è il riconoscimento della
verità e di Colui che è il solo a poter donare la vera pace: Dio. Per secoli
la Chiesa ha sostenuto alcune guerre, e ne ha essa stessa condotte,
ritenendo che con strategie belliche e campagne militari di pacificazione
fosse possibile compiere qualche passo in più verso questo supremo
obiettivo. Quando si vide che questa lotta si stava trasformando in una
carneficina piuttosto violenta, gli intellettuali cristiani elaborarono, nei
loro cenacoli, la teoria della "guerra giusta". Proprio in questa tradizione
si colloca il presidente Bush. Con la guerra egli vuole eliminare le minacce
violente ed instaurare la pace. Ma la Chiesa nel frattempo ha fatto qualche
passo avanti.
Con
l'approvazione che il Segretario di Stato cardinal Sodano diede all'
"intervento umanitario" nei Balcani, al tempo del conflitto con la Serbia,
la Chiesa cattolica ha, da un lato, riconosciuto come possano esistere
situazioni di emergenza che è possibile risolvere solo con l'uso della
forza, pur entro certi limiti ristretti. D'altro canto il Papa – ad esempio
nel recente discorso al Corpo diplomatico in Vaticano, ma non da ultimo
anche negli incontri di preghiera interreligiosi e nei suoi viaggi in paesi
a forte impronta musulmana – ha fatto chiaramente capire che la pace non è
l'assenza della guerra, ma è un bene che deve essere conquistato dagli
uomini in una lotta drammatica, precisamente nella lotta per la verità,
ponendo così inevitabilmente anche la domanda su Dio. Il Papa, in questo
modo, tiene a stecchetto tutti coloro che lo tirano per la giacca, al punto
che un Fischer o un Rumsfeld possono solo annaspare. Ragion d'essere della
Chiesa non è favorire un'equa distribuzione dei giacimenti di petrolio del
mondo, ma richiamare l'attenzione di tutti verso Colui che può togliere
definitivamente la paura e donare la vera pace. E con chi afferma che Dio e
la verità non esistono (per cui ultimamente tutto sarebbe permesso) la
Chiesa arriverà anche a lottare. Questo non ha nulla a che fare con il
pacifismo. |
Pace:
«Pace non è essere liberi dalla paura», di Guido Horst, Die Tagespost N. 16
dell'08.02.03