Pace

«Tamburi di guerra»
 

Il Papa invita le famiglie a recitare il Santo Rosario nel mese di ottobre per «la grande causa della pace»


di Giovanni Paolo II


 

Carissimi Fratelli e Sorelle!

1. Siamo ormai alle soglie del mese di ottobre, che, con la memoria liturgica della Beata Vergine del Rosario, ci stimola a riscoprire questa preghiera tradizionale, tanto semplice e insieme così profonda.


Il Rosario è un percorso di contemplazione del volto di Cristo compiuto - per così dire - con gli occhi di Maria. E’ pertanto una preghiera che si radica nel cuore stesso del Vangelo, resta in piena sintonia con l’ispirazione del Concilio Vaticano II ed è in perfetta linea con l’indicazione che ho dato nella Lettera Apostolica
Novo millennio ineunte: è necessario che la Chiesa "prenda il largo" nel nuovo Millennio ripartendo dalla contemplazione del volto di Cristo.


Desidero pertanto suggerire la recita del Rosario ai singoli, alle famiglie, alle comunità cristiane. Per dare forza a questo invito, sto anche preparando un documento, che aiuti a riscoprire la bellezza e la profondità di questa preghiera.


2. Alla preghiera del Rosario desidero ancora una volta affidare la grande causa della pace. Siamo davanti a una situazione internazionale gravida di tensioni, a tratti incandescente. In alcuni punti del mondo dove lo scontro è più forte - penso in particolare alla martoriata terra di Cristo - si tocca con mano che a poco valgono i tentativi della politica, pur sempre necessari, se gli animi restano esacerbati e non si è capaci di un nuovo sguardo del cuore per riprendere con speranza i fili del dialogo.


Ma chi può infondere tali sentimenti, se non Dio solo? E’ più che mai necessario che a Lui salga da tutto il mondo l’invocazione per la pace. Proprio in tale prospettiva, il Rosario si rivela preghiera particolarmente indicata. Esso costruisce la pace anche perché, mentre fa appello alla grazia di Dio, depone in chi lo recita quel germe di bene, dal quale si possono sperare frutti di giustizia e di solidarietà nella vita personale e comunitaria.


Penso alle nazioni, ma anche alle famiglie.
Quanta pace verrebbe assicurata nei rapporti familiari, se si riprendesse la recita del Santo Rosario in famiglia!

3. Je salue cordialement les pèlerins francophones venus honorer la Mère de Dieu par la récitation de l’Angélus. Puissiez-vous, comme elle, faire toujours la volonté de Dieu, source de joie et de paix! Avec la Bénédiction apostolique.
I extend a warm greeting to the English-speaking pilgrims and visitors, and invite you to make the month of October a time of special attention to the recitation of the Rosary, the great prayer of intercession to Mary. Upon you and your families I invoke the joy and peace of the Lord.
Sehr herzlich begrüße ich die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache. Maria, die Mutter des Erlösers, hat sich ganz unter den Plan Gottes gestellt. Auch wir wollen uns öffnen für Gottes heiligen Willen. So werden wir Boten des Heils. Die Gnade und der Friede Jesu Christi sei mit euch allen!
Saludo a los peregrinos de lengua española. Pasado mañana comienza el mes de Octubre dedicado al Rosario. Os exhorto a valorar cada vez más esta devoción como oración personal y comunitaria que nos conduce, de modo fácil y accesible, a la contemplación de Cristo. ¡Que Dios os bendiga!
Saúdo também os peregrinos e ouvintes de língua portuguesa, convidando todos a viver dessa fé, em obediência à Palavra de Deus, que a Liturgia evoca neste Domingo; e como penhor de abundantes dons divinos para a vossa vida cristã, concedo de bom grado minha Bênção Apostólica.

Traduzione italiana del saluto in lingua polacca:
Saluto i pellegrini giunti dalla Polonia:  da Ostronêka, da Trzemeoenia, da Racibórz, la Missione Cattolica Polacca di Dortmund.


Benedico di cuore tutti voi, pellegrini qui presenti e le vostre famiglie. Dio vi sia propizio!
Saluto i pellegrini di lingua italiana, in particolare le Suore Ancelle della Visitazione, accompagnate dal Vescovo di Porto-Santa Rufina, Mons. Gino Reali. Carissime, affido al Signore i propositi e le iniziative del Capitolo Generale che avete appena concluso. Vi guidi e vi protegga sempre la Vergine Santa.


Saluto poi i fedeli delle parrocchie dell'Immacolata in Molfetta e di Sant’Urbano in Preganziol, come pure il gruppo proveniente da Taranto, i "Maestri del Lavoro" da Rovigo e il Corpo musicale "La Trionfale" di Orsenigo. Il mio pensiero va anche a Piazza San Pietro, dove si trovano i Volontari per la Protezione Civile, promotori dell'iniziativa denominata "Una Pedalata per la Vita", e donde parte oggi, ad opera del Centro Sportivo Italiano e del Fondo Italiano per l'Abbattimento delle Barriere, un'altra iniziativa itinerante contro le barriere architettoniche e culturali.


4. La preghiera che ora ci accingiamo a recitare, inizia ricordando l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria. Proprio oggi ricorre la festa dei santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele: ci ottengano, questi potenti ministri di Dio, di corrispondere sempre con amore generoso alla sua volontà.


Carissimi, questo è l’ultimo Angelus delle vacanze. Saluto con affetto ancora una volta gli abitanti di Castel Gandolfo, ai quali dico: Arrivederci!

Domenica 6 ottobre ci vedremo, a Dio piacendo, in Piazza San Pietro.
 

Pace: «Tamburi di guerra», il Papa Giovanni Paolo II, Angelus Domenica, 29 settembre 2002