Memorare

Se io prendo consapevolezza di me stesso,
se mi rendo conto di che cosa sono io,
se prendo coscienza di questa vibrazione del mio io ora,
mi rendo conto che non mi faccio da me.
Se volete la verifica, basta semplicemente pensare
:

<< Tu puoi assicurarti un istante di vita in più?>>.
 Se a uno viene un infarto adesso, può darsi un minuto in più? A tuo figlio puoi dare un minuto in più? Ai tuoi amici puoi dare la vita un minuto in più? Noi, tutti insieme, possiamo dare la vita al nostro amico? Se non possiamo farlo noi stessi, nè tutti insieme, e abbiamo la vita, allora chi ce la dà?

Sapete qual è la questione?

 Che noi diamo per scontato tutto, viviamo come bambini, dando per scontato che l'io c'è, va da sè che ci sia, che ci siamo. Invece non va da sè Questo è quello che dobbiamo incominciare a mettere in crisi: non va da sè. E allora, quando uno incomincia a rendersi conto che non va da sè, capisce che ogni istante della vita gli è dato, e che se in questo istante vive è perchè c'è un Altro. Allora uno inizia a rendersi conto che dire io - come dice don Giussani - è dire:
<<Io sono Tu che mi fai>>


Memorare:  «Se io prendo consapevolezza di me stesso, se mi rendo conto di che cosa sono io, se prendo coscienza di questa vibrazione del mio io ora, mi rendo conto che non mi faccio da me. Se volete la verifica, basta semplicemente pensare ...»  Juliàn Carròn  (cit. in" Esercizi della Fraternità di Comunione e Liberazione" Rimini 2007)- a cura di Pino Mulone


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