..ci
troviamo davanti ad una alternativa:
o diamo credito a
questo <<cuore>>, a questa esigenza [di compimento,di senso ultimo]
che ci troviamo addosso, [...] oppure cerchiamo di cancellarlo.[..]
Siccome non possiamo cancellarlo, quello che veramente possiamo
opporgli è soltanto la nostra menzogna, una menzogna continua,
perchè dobbiamo negarlo in continuazione.
Il culmine di questa menzogna diventa odio a se stessi, a quel desiderio
dato, oggettivo, così radicato nella mia umanità che non posso
estirparlo.
Lo posso, però odiare. << Un giorno - diceva Nietzsche - il
viandante sbattè una porta dietro di sè, si arrestò e pianse. Poi
disse:"Questa inclinazione, questo impulso verso il vero e il reale,
il non apparente, il certo, come lo odio!>>. Ma non è questa l'unica
alternativa.