La vita è triste (tristitia
est boni absentis,
la tristezza è
il desiderio di un bene assente:
tu lo aspetti).
La tristezza è la capacità dell'uomo che aspira all'Infinito. L'assenza
di tristezza è la banalità di una mens quasi "scema", spoglia di
pensieri e di dignità, che nega l'esistenza di ciò di cui il cuore
aspira.
[..]
Dio ha fatto l'uomo per il bene, per la felicità; perciò il cuore
dell'uomo inevitabilmente sente come anima e come istigazione ad ogni
ricerca, ad ogni mossa, questa tensione ad un compimento. Ed è questa la
positività ultima della vita che, nella struggente malinconia delle
melodie, è presente nelle canzoni napoletane.
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