"Ciò che dovunque,
altrove, è una frustrazione,
qui non è che una dolce e lunga obbedienza;
ciò che dovunque, altrove, è costrizione di regola, qui non è che punto
di partenza e movimento di abbandono;
ciò che dovunque, altrove, è una lunga usura e logoramento, qui non è che
sostegno e occasione di crescita;
ciò che dovunque, altrove, è confusione, qui non è altro che l'apparire
sull'orizzonte della bella avventura."
...
questo brano di Pèguy realmente deve stabilire, indicare, come
un traguardo di
amicizia ideale, di
convivenza ideale;
deve indicare l'orizzonte di una umanità realmente , concretamente
diversa nel modo di pensare, di sentire, di comportarsi. |