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Tutte le circostanze sono in sé amabili.

Chi lo dice?

San Paolo: <<Omnis creatura bona>>.

(..)

Tutto è amabile ed è utilizzabile, quindi, per un esito, per un disegno, per una produzione, per una generazione buona del mondo, nella misura in cui ti vivi quella amabilità che il mistero delle cose è per il cuore dell'uomo, nelle misura in cui tu vivi l'amabilità che è Dio per l'uomo.

Insomma, se uno ha una concezione positiva e, ultimamente, ottimista delle cose, tratta le cose con più pazienza, con più scaltrezza, con più destrezza, con miglior esito; se uno parte con malinconia e con negatività, con pessimismo, non riuscirà mai a tirar fuori le cose buone.

Per dire <<Tutto è niente>> di fronte all'Everest o al Monte Bianco, uno deve proprio avere già scelto precedentemente che vuole il niente.

Qualunque cosa ci sia , lui vuole il niente.

 

cit. in VIVENDO NELLA CARNE pag. 298 ed. BUR £15000

a cura di Pino Mulone

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