Meditazioni

Ecco Io sono con voi fino alla fine del mondo

di Vincenzo La Gamba

"La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono." é scritto nella Lettera agli Ebrei (11, 1), che fa parte della Prima Lettura dell' odierna Liturgia.   

La fede. Questa é la prospettiva attraverso la quale noi accettiamo per vero quello che non ci consta immediatamente al tatto e alla vista e che non sperimentiamo sensorialmente né siamo in grado di provare. Unica prova valida è la stessa Parola del Signore.

La fede del resto non sarebbe tale se i suoi contenuti fossero verificabili: di fronte a questo dono di Dio non ci dobbiamo porre nessun ostacolo né dovremmo neppure obiettare. La sola cosa che conta é affidarsi al mistero stesso incondizionatamente e senza riserve. Chi crede e si affida non deve cercare prova alcuna se non nella Parola stessa del Signore.

Per i discepoli di Gesù che oggi vediamo attoniti guardare il cielo, l'ascesa di Gesù costituisce un monito a vivere la propria fede nel Signore sotto questa prospettiva: adesso che Cristo é asceso al Cielo, essi non potranno più interagire con Lui: non sarà loro possibile incontrarLo, intrattenersi con Lui. Questo, tuttavia, non vuol dire che Egli non presenzierà più nella loro vita e soprattutto nel loro operato di annuncio. Dovranno semplicemente incontrarLo secondo l'aspetto specifico che Lui stesso aveva loro indicato: "Dove due o più sono nel mio nome, Io sono in mezzo a loro"; oppure "Ecco Io sono con voi fino alla fine del mondo" e quindi percepire la Sua presenza misteriosa ma attiva ed insinuante nell'ordinarietà della loro vita e in tutte le loro attività.

Se pure Gesù insomma non sarà più visto da loro nel puro senso materiale, nella prospettiva della fede sarà visto come costantemente presente in mezzo a loro. Fa senso tutto questo? Certamente. É per questo motivo che, superato lo sgomento e l'imbarazzo iniziale, essi si lanceranno fiduciosi nell'apostolato dell'annuncio salvifico provando con la stessa esperienza di fede che il loro Signore  vive e agisce.

E in effetti, se pure asceso al Cielo, Gesù sarà sempre presente in ogni circostanza in cui anche noi ci  troveremo, perché vedete, cari fedeli, la fede è l'elemento determinante che ci aiuta  a riprendere il cammino con coraggio senza fermarsi ma prodigandoci verso il futuro. 

In tale ottica la Lettera agli Ebrei, di cui accennavo sopra, ci ricorda che la fede è il fondamento "delle cose che si sperano", cioè che si aspettano con ansia e che attendono di essere da noi raggiunte poiché nel credere e nell'affidarci esse in parte sono state raggiunte.

Dall'Ascensione del Signore siamo pertanto esortati alla fiducia e alla speranza che ci provengono in quello che non possiamo provare ma che tuttavia sussiste e guida costantemente la nostra vita recando forza e consolazione

 

Domenica 24 Maggio 2009, ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO B)

Vangelo  (Mc 16,15-20)
Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio

 Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

La Gamba Vincenzo - Meditazioni: «Ecco Io sono con voi fino alla fine del mondo»,  America Oggi,  New York, Domenica 24 Maggio 2009, ASCENSIONE DEL SIGNORE (ANNO B)

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