Meditazioni

Santissima Trinità, mistero di Amore

 

di Vincenzo La Gamba

Oggi la Chiesa universale celebra il mistero della Santissima Trinità. Anche spiegandolo rimane un mistero.  É la teologia che ce lo spiega perché teologia significa "fede con spiegazione".

Senza fare ricorso alle grandi menti che hanno scritto pagine d' inchiostro fino all' inverosimile mi é capitata tra le mani una riflessione di un uomo legata al mistero della Trinità. A volte basta anche una semplice considerazione per risolvere ogni dubbio su questo Mistero. Andiamo per ordine. Questo signore dice: "Che io mi chiami Francesco, l' ho saputo sin dalla prima infanzia. L' ho saputo tuttavia non documentandomi all'anagrafe o facendo ricerche, né chiedendolo in giro e neppure perché mia mamma me lo ha detto... ma semplicemente perché mia mamma ha cominciato a chiamarmi con questo nome: Francesco, sicché io non ho avuto mai motivo di non crederle. Analogamente, se Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo, uno solo in Tre persone, io non ho bisogno di crederlo perché lo verifico, ma perché la Chiesa così me lo ha presentato.

Di più: lo credo in Dio perché Dio stesso mi si è mostrato e chiamato nella mia vita come Colui che mi ha creato, Colui che guida la mia vita come uomo e Colui che mi illumina nelle difficoltà.

E così questo bravo signore, sia pure inconsapevolmente, ha reso l'epitome di interi volumi di teologia in modo convincente!

Dio ama l'uomo sotto tutti gli aspetti, ma poiché è onnipotente, lo ama mostrandosi a lui contemporaneamente come creatore e sorgente di vita origine di tutte le cose e quindi ragione primaria della nostra esistenza (Padre); come compagno di viaggio nonché redentore che ci accompagna nella sua figura di Verbo Incarnato indirizzandoci al padre (Figlio) e come Colui che infonde il dono del discernimento come ispiratore (Spirito Santo).

Tali sono le tre Persone della Trinità quando si rivelano nella storia e tale è la grandezza di Dio che mostra la sua potenza e onnipotenza nell'essere Uno e allo stesso tempo Tre per realizzare la salvezza dell'umanità, secondo una dicotomia che in teologia si definisce Trinità Economica e trinità Immanente.

La parola Trinità non appartiene ad alcun linguaggio della Bibbia poiché il termine stesso  è inesistente. É stato introdotto solo nel III secolo d.c. Tuttavia a partire dalla vita di Gesù Cristo e dalla sua relazione con il Padre è facilmente riscontrabile questa essenza di Dio Uno solo e allo stesso tempo in Tre Persone: 1) Nel qualificarsi di Gesù come una cosa sola con il Padre (Io e il Padre siamo una cosa sola). 2) Nel fatto che Gesù attribuisca a se stesso termini e concetti appartenenti allo Spirito Santo; 3) che quest'ultimo (lo Spirito Santo) negli Atti degli Apostoli prenda decisioni assieme all'assemblea e suggerisca le decisioni da prendere.

Nel prologo al Vangelo di Giovanni si mostra in modo evidente che Dio e il Verbo sono la medesima Persona, mentre lo spirito che aleggia sulle acque appare anche nella creazione (Genesi), mentre più volte le lettere apostoliche di Paolo si chiudono con la benedizione nel nome delle Tre Persone e sempre nel loro nome Gesù invia gli apostoli a battezzare, cosa che sembra essere contraddetta da Pietro che invece invita i Giudei a farsi battezzare "Nel nome di Gesù", ma che in realtà conferma l'identità delle Tre Persone.

Ma quello che più deve affascinarci del Mistero della SS Trinità è quanto abbiamo detto in apertura, cioè che si tratta di un mistero di amore. Dio ama l'umanità come Padre, Figlio e Spirito Santo e il suo amore viene rivolto in tale forma indistintamente a tutta la creazione; e ciò avviene per il fatto che Egli stesso è una comunità di amore: in Dio vige una comunione di Persone per la quale il Padre ama il Figlio, il Figlio ama il Padre e lo Spirito Santo, Persona anch'Essa, è il vincolo stesso d'amore fra Padre e Figlio. Amore che non rimane chiuso in se stesso ma che si esplica in tutta la comunità umana, per realizzare la medesima comunione e il medesimo vicolo di condivisione.

 

Meditazioni: «Santissima Trinità, mistero di Amore»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 18 Maggio 2008 - Santissima Trinità (ANNO A)

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Domenica 18 Maggio 2008

Vangelo Gv 3,16-18
Dio ha mandato il Figlio suo perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

 Dal Vangelo secondo Giovanni
 


In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:

«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio».

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