Convertitevi e credete al vangelo! |
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di Vincenzo La Gamba La Quaresima, che abbiamo appena iniziato, è un cammino con Cristo per accogliere e sperimentare la grazia della salvezza. Il Vangelo di Matteo ci riporta oggi le tentazioni che Gesù subisce dal maligno, nei quaranta giorni di preghiera nel deserto. Anche la nostra vita è piena di tentazioni che vogliono allontanarci da Dio per farci prendere una direzione sbagliata. Le tentazioni esprimono la situazione dell'uomo: ogni uomo vive la fragilità, la debolezza, la tentazione; ogni uomo deve lottare contro il male; ogni uomo con Cristo può vincere il male che è in lui e attorno a lui. Cristo ci aiuta sempre a prendere la direzione giusta. Il cristiano è colui che lotta contro il male e il peccato e, unito a Cristo, ottiene la vittoria. Questa è la grazia del nostro battesimo. Oggi l'accento è posto sulla lotta, a Pasqua sarà posto sulla vittoria di Cristo e dei redenti. Come S. Paolo che era stato un grande peccatore, ma che ora può testimoniare che la grazia vince, perché la grazia è più grande di ogni peccato. Cristo Gesù si è fatto solidale con gli uomini, in tutto simile a noi, anche nell'esperienza più terribile della tentazione e della prova, "fuorché nel peccato", cioè ha affrontato il maligno e lo ha vinto. "Egli sa compatire le nostre infermità, essendo lui stesso provato in ogni cosa - così dice la lettera agli Ebrei - accostiamoci allora con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia ed essere aiutati al momento opportuno".
Dove
avvengono le tentazioni di Cristo? Nel deserto durante la sua
ricerca di preghiera. Il deserto nella Bibbia è il luogo
dell'incontro con Dio, ma è anche il luogo della prova; così era
stato per tutto il popolo nel suo cammino dall'Egitto alla terra
promessa. Dice la Bibbia: "Figlio se ti presenti a servire il
Signore, preparati alla tentazione", cioè alla prova. Ma ci dice,
attraverso S. Paolo: "Dio è fedele e non permetterà che siate
tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione darà anche la
via d'uscita". La prima tentazione riguarda il pane, cioè i problemi della sussistenza quotidiana: il cibo, gli affetti, il lavoro. Gesù viene tentato di vivere la figliolanza di Dio in modo egoistico, usandola come potenza che risolve miracolosamente i problemi quotidiani.
La
seconda tentazione è nella Città Santa e il diavolo si serve di una
parola di Dio, interpretata a suo modo. Si propone una
manifestazione spettacolare che pieghi Dio ai desideri dell'uomo,
anziché far intraprendere il cammino della vera fede, quella che si
affida al Dio fedele, rimanendo saldi nella prova.
Il
vangelo mostra le tentazioni più radicali dell'uomo e soprattutto
quella di non voler essere figlio di Dio nel modo in cui lo è Gesù.
Voler vivere senza Dio, negandolo o deformandone il volto, spezzare
la relazione amorosa con Lui, non affidarsi alla sua paternità,
arrogandosi i suoi diritti e progetti.
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Meditazioni: «Convertitevi e credete al vangelo!», Vincenzo La Gamba - America Oggi, New York, Domenica 10 Febbraio 2008 - Prima di Quaresima (ANNO A) | |
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