Meditazioni

Nella vostra perseveranza salverete le vostre anime

di Vincenzo La Gamba

Nell'odierno Vangelo si parla di  giorni di lutto e di pianto. Anzi, sono già venuti, e stanno venendo ancora. Il mondo è malato, eppure noi non si evade, si sta in mezzo, come Gesù, cercando di guarirne le piaghe.

Poniamoci oggi questa domanda: "La venuta di Gesù ha risolto i mali del mondo?"

La risposta é no!  Anzi la fede in Gesù sembra provocare un supplemento di violenza e di odio.  L'ultimo libro della Bibbia ci assicura che il mondo non finirà nel fuoco di una conflagrazione planetaria, ma nella bellezza. La fine della storia non è la devastazione del creato, ma l'incanto dell'innamorato: «vidi la terra nuova, bella come una sposa, scendere dal cielo pronta per lo sposo» (Ap 21,2).

Questo vale anche per il discepolo: «neppure un capello del vostro capo perirà». Se anche sarà distrutto nel giorno della violenza e dell'odio, non lo sarà per sempre. «Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque timore» (Mt 10,30).

Ecco un'altra volta l'infinita cura di Dio per l'infinitamente piccolo, la finezza amorosa di un Dio per cui nulla è insignificante di ciò che appartiene all'amato. Non è solo desiderio del cuore, ma sapienza del cuore: Gesù insegna a vivere il moto di un pendolo che va dall'infinitamente piccolo alla grande storia, dal frammento di materia al segreto della vita, da uno solo dei miei capelli a tutto il futuro del cosmo. Nella speranza.

Ringraziamo il Signore, perché nel caos della storia il suo sguardo è fisso su di noi, non giudice che incombe, ma custode memore di ogni frammento. E nulla è troppo piccolo: e se non sarà esentato dalla distruzione nel giorno dell'odio, certamente sarà salvato poi nel giorno del Signore.

Come attendere quel giorno? Con una spiritualità del quotidiano che Luca delinea così: restare saldi nella «perseveranza», termine che evoca tutta la forza necessaria lungo la via di sofferenza per cui si deve passare, ma che insieme respira la speranza in Colui che ti conta i capelli in capo.

«Nella vostra perseveranza salverete le vostre anime», ed è come dire «salverete le vostre vite». La vita si salva non nel disimpegno ma nel tenace, umile, quotidiano lavoro che si prende cura della terra e delle sue ferite. Senza cedere né allo scoraggiamento né alle seduzioni dei falsi profeti.

E se attendiamo ancora il Signore non è in base ai segni deludenti che riusciamo a scorgere dentro il groviglio sanguinoso dei giorni, ma per la bellezza della fede in Qualcuno che ci sta contando i capelli in capo e si ripropone come un Dio pieno d'amore.

 

Meditazioni: «Nella vostra perseveranza salverete le vostre anime»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, 18 Novembre 2007 - XXXIII.ma Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)

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Domenica 18 Novembre 2007

Vangelo Lc 23,35-43
Signore, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno

 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il popolo stava a vedere, i capi invece schernivano Gesù dicendo: "Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto".
Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: "Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso". C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!". Ma l'altro lo rimproverava: "Neanche tu hai timore di Dio, benché condannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male". E aggiunse: "Gesù ricordati di me quando entrerai nel tuo regno".
Gli rispose: "In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso".

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