Meditazioni

Dio è amore, passione di unirsi all'umanità

 

di Vincenzo La Gamba

San Tommaso d'Aquino diceva che l'amore è passione di unirsi alla persona amata. Dio è amore, passione di unirsi all'umanità. 

Bellissimo questo venire di Dio, il suo nome è Colui-che-viene, colui che ama la vicinanza.  E prenderemo dimora presso di lui.

Dio prende dimora dentro: ma se tu, caro cristiano, non pensi a lui, se non gli parli dentro, se non lo ascolti nel segreto, se non sosti dentro di te, nel silenzio, accanto a lui, forse la casa è vuota, non sei ancora dimora di Dio.

Due sono i doni del Risorto: la Pace e lo Spirito. Pace, miracolo fragile infinitamente infranto. Spirito, accensione del cuore, che è vento e non ama le porte chiuse. Lo Spirito ci fa innamorare di un cristianesimo che é visione, incantamento, fervore, poesia. testimonianza viva. Lo Spirito dialoga con noi senza pausa. Consolatore è il suo nome, e non perché esorcizza solitudini, lacrime o fallimenti ma perché è il maestro della strada verso il tempio del cuore, verso la liturgia del cuore; perché ci salva da una vita senza cuore, da azioni e parole senza cuore, perché riporta al centro la Parola, che è la nuova dimora di Dio presso gli uomini. 

Nella Sacra Scrittura odierna l'atto di amore di Gesù é rivolto a noi: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola ed il Padre mio lo amerà e noi verremo a Lui e prenderemo dimora presso di Lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole". Infatti, quando Egli parla oggi di "dimora", Gesù non intende riferirsi ad un tempio, chiesa o santuario.  La "dimora" siamo noi, cari fratelli e sorelle in Cristo. È  veramente l'uomo la dimora dove vive ed alberga lo Spirito Santo nella sua essenza completa. Questa residenza personale, mentre desacralizza ed abolisce ogni mediazione esterna, "sacralizza" l' uomo come della presenza di Dio. Perciò  l' unica cosa "sacra" in questo mondo è l' uomo stesso, oggetto dell' amore di Dio, manifestato in Gesù Cristo, che è Dio "umanizzato" in comunione solidale con l' uomo.

Sant' Agostino, che aveva cercato la felicità e la pace per strade diverse, cioé l' amore umano, la filosofia e la gloria, arrivò a questa conclusione che é una frase classica delle sue riflessioni: "Tu ci hai fatto per te, Signore, e il nostro cuore é inquieto finché non riposa in Te".  Non si contano le persone che dopo Sant' Agostino sono giunte alla stessa conclusione. Come l' acqua "non si dà pace" e non cessa di scorrere, finché non si ricongiunge con il mare, così noi finché non riposiamo con Dio.

"Vi dò la mia pace", dice Gesù. Non dice: "conquistate la pace". Il segno della pace che ci scambiano durante la Messa é un augurio di pace, cioé ci auguriamo l' un l' altro benessere, salute, buoni rapporti con Dio, con noi stessi e con il prossimo. Insomma ci auguriamo di avere il cuore ricolmo di quella "Pace di Cristo che sorpassa ogni intelligenza".

 

Meditazioni: «Dio è amore, passione, di unirsi all'umanità»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica  13.05.2007 - Sesta di Pasqua

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Domenica 13 maggio 2007

Gv 14, 23-29
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.
 

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