Meditazioni

LA SPERANZA DEI CRISTIANI:

IL GRANDE RITORNO DI GESU'

 

di Vincenzo La Gamba

Oggi celebriamo la penultima domenica dell'anno liturgico B e la Chiesa c'invita a riflettere sulla speranza cristiana: il grande ritorno di Gesù, che verrà a radunare i suoi eletti dai quattro venti.

Per un credente, tutto ciò che vi é di catastrofico nel mondo, ha un senso positivo ed é motivo di speranza: segna la nascita d'un mondo nuovo e d'una nuova creazione.

Gesù c'invita a guardare ai segni premonitori di questa venuta, ma di fatto oggi nessuno ha paura dell' imminenza della fine del mondo. Anzi, direi che il fatto che ci sia qualcuno che la prevede mi può tranquillizzare, perché Gesù ci dice che nessuno la prevedrà.

L'unica paura che ci tocca è la paura della nostra fine. Quindi possiamo attualizzare questo Vangelo valutando la nostre probabilità di sopravvivenza in questo mondo. L' età e le malattie sono dei segni molto chiari, se li accettiamo.

Penso che questa prospettiva suscita in noi due tipi di reazioni: una di speranza, l'altra di paura. É bene che ci domandiamo quale di queste due reazioni prevale in noi, per fare un bilancio del nostro cammino di fede.
La paura della morte ci fa vedere quanto crediamo alla prospettiva della vita eterna.

La paura del giudizio di Dio ci fa vedere se siamo riusciti a diventare buoni di cuore, perché ognuno tende a pensare che sarà giudicato come lui giudica gli altri.

La speranza in questa venuta ci fa vedere quanto il Signore ha fatto breccia nella nostra vita.

Leggendo l'odierno brano evangelico, si rimane colpiti dalla prospettiva di una fine del mondo, ma se si pensa bene essa è scontata, come è scontata la nostra morte. É una prospettiva normale. Ciò che dovrebbe sconvolgerci non è la prospettiva di una fine,  bensì il fatto che Gesù ci apre ad una nuova prospettiva, non  normale, tanto che ciò che il buon senso definisce una fine, il cristiano può considerarlo un passaggio per una nuova vita. Questo è sconvolgente. Ma a noi sconvolge tutto ciò? Condiziona questo (in qualche modo) la nostra vita e le nostre scelte, o ci lascia indifferenti?

Anche questo può aiutarci a fare un discernimento sul nostro cammino di fede, o, se preferite, di fiducia nel Signore Gesù e nella sua venuta.

Perciò, Signore, vieni e accresci la nostra fede.

 

Meditazioni: «LA SPERANZA DEI CRISTIANI: IL GRANDE RITORNO DI GESU'»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 19 Novembre - 2006 -  XXXIII.ma Tempo Ordinario
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Vangelo quotidiano: Domenica 19 novembre 2006

Mc 13, 24-32
Dal vangelo secondo Marco
Disse Gesù ai suoi discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore e gli astri si metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.
Dal fico imparate questa parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è vicina; così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto poi a quel giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre».

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