Meditazioni

L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto

 

di Vincenzo La Gamba

Il libro della Genesi é stato redatto da gente sapiente, certamente brillante nel descrivere le origini dell' uomo e dell' universo, sulla vita, sul male e sulla morte, cioè sui grandi interrogativi, che lo stesso nostro Papa, Benedetto, si é posto negli anni trascorsi e che ha indetto, di recente,  un convegno "tra intimi" (tutti suoi estimatori teologi, s' intende) per conoscere ed approfondire meglio l' origine umana.

I redattori delle prime pagine della Genesi, si sono serviti di un genere letterario popolare e nello stesso tempo molto elaborato.  Avevano capito che quanto accade nel mondo e nella storia é voluto o permesso da quel Dio personale e trascendente, che si é fatto conoscere agli uomini attraverso gli interventi della sua onnipotenza sovrana.

La spiegazione ultima del mondo e dell' uomo si trova lì. Cioè tutto é avvenuto perché il Creatore, in principio, volle così. Da allora, di tutto ciò che nasce ed appare, niente é frutto del caso. Il sapiente si interroga sul mistero dell' uomo e successivamente su quello della donna, anch' essa voluta da Dio.

"Non é un bene che l' uomo sia solo", si legge nel Vangelo odierno della Genesi. Anzi si legge più avanti "gli voglio fare un aiuto che gli sia simile". Così Dio creò la donna.

Cosa significa "gli voglio fare un aiuto?". Aiuto é una parola bellissima che indica salvezza possibile e vicina.
Eva é per Adamo benedizione possibile e vicina, "un aiuto simile", che significa "una salvezza che gli cammina a fianco".

In principio era così. In principio c'é il sogno, che é l' amore per sempre. E nonostante la facilità a tradire, sia dalla parte dell' uomo che della donna, nonostante le crisi e le fatiche che numerosissime coppie incontrano nel donarsi felicità, nonostante tutto, dicevamo, il matrimonio rimane sacramento di salvezza possibile e vicina. Ogni uomo ed ogni donna che camminano assieme dovrebbero regalarsi la parola e l' esultanza con cui Dio benedice Eva: tu sei per me "salvezza al mio fianco".

All' inizio si é detto che "I due saranno una carne sola".  Ma alla fine, la parola ultima sull' uomo e sulla donna non sarà quella che dei due che diventano uno, ma quella di ognuno che diventa due.

L' amore ci porta a vivere due vite, perché si assume la vita dell'altro/a come dolce partner. L' amore non é solo perdersi per l' altro.  Alla fin fine é anche pienezza, lievitarsi per "diventare due", e vivere la vita come tua, assieme ai sogni, alla tristezza, depressione, la creatività e felicità.

“Ciò che Dio ha unito, l'uomo non separi", ma é sempre l' uomo o la donna a complicarsi la vita. Gesù assicura che Dio unisce, per sempre.  Anche il nome di Adamo é, secondo la Sacra Scrittura, colui-che-unisce.
Allora chi é che disunisce?  É  il divisore, il nemico di Adamo, cioé colui-che-disunisce.

Il brano evangelico domenicale termina con l' abbraccio con cui Gesù stringe a sé i bambini, con cui colma la sua solitudine ed il loro bisogno d'amore. Li prende fra le braccia ed é una benedizione; ed é, come ogni abbraccio, una piccola salvezza vicina e sempre possibile.

 

Meditazioni: «L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 8 Ottobre 2006 -  XXVII.ma Tempo Ordinario
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Vangelo quotidiano: Domenica 8 ottobre 2006

Mc 10, 2-16
Dal Vangelo secondo Marco
[In quel tempo, avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, domandarono a Gesù: «E' lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due, ma una sola carne. L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto».
Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei; se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio».]
Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.

 

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