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di Vincenzo La Gamba
"Io sono il pane disceso dal cielo!", così esclama Gesù, mentre i
giudei dicevano : " Ma costui non e' il figlio di Giuseppe e Maria.
Di Lui conosciamo il padre e la madre. Come può dire: Sono disceso
dal cielo?"
Secondo logica Gesù era un comune mortale per loro, cioè non era
riconosciuto come l' incarnazione di Dio fra di noi.
Gesù, a ragion veduta, riconosce che il mistero della Sua persona
non si può afferrare se non con il dono della fede: " Non mormorate
fra di voi - ammonisce Gesù - Nessuna può venire a me, se non lo
attira il Padre che mi ha mandato ... In verità, in verità vi dico:
chi crede in me ha la vita eterna".
Gesù parla, al presente, come per dire che chi crede al Padre, ha
già la vita eterna. In sostanza: l'Eterno è entrato nel tempo.
Sant'Agostino, commentando quel tipo di attrazione, si chiede qual'è
l'attrazione del Padre e ragiona con queste similitudini:
"Mostrate delle noci ad un bambino e lo attraete; lanciate un sasso
in aria e ricadrà al suolo attratto dal suo stesso peso; invece, se
bruciate una carta, il fumo va verso l' alto, perché è più leggero
dell' aria".
E chiede : " Fratelli, sapete qual'è il vostro peso, quello che ci
attrae, ci persuade e ci vince? E' l' AMORE. Il mio AMORE è il mio
peso! Datemi un cuore che ami e capirà bene quello che dico; poiché
se parlo ad un cuore di ghiaccio, non capirà il mio linguaggio".
Di questa "indole" erano i giudei che criticavano le parole di Gesù
sul pane della vita; non credevano in Lui perché erano incapaci di
amare e di amarLo.
La seconda parte del Vangelo odierno costituisce il nucleo del
discorso sul pane della vita. Con la formula di rivelazione, cioè
"IO SONO", Gesù si autodefinisce il pane che dà la vita eterna a chi
lo mangia.
Questa è la differenza con la manna nel deserto che, oltre ad essa
stessa pane perituro, non poté impedire la morte di chi la mangiava.
In contrapposizione Gesù dichiara: "Io sono il pane vivo, disceso
dal cielo: se uno mangia di questo pane vivrà in eterno ed il pane
che dar è la mia carne per la vita del mondo".
L'Eucaristia è e rimane il nostro pane della vita. Per superare le
avversità e le varie difficoltà della nostra vita accostandoci all'
Eucaristia è come recuperare energie, quando vi è in noi una certa
stanchezza della fede.
E' come se fosse un vitamina che genera energia, a tal punto che
quel "pane" ci nutre per credere meglio ai valori della famiglia,
della vita, della giustizia, della tolleranza, della solidarietà.
La fede ed il pane Eucaristico, danno la vita eterna, cioè presente
e futura.
Questo e' l' insegnamento di Gesù nel Vangelo di oggi.
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