Meditazioni

Camminate mentre avete la luce

 

Vincenzo La Gamba

Mancano solo sette giorni alla Settimana Santa e man mano che si avvicina la fine della Quaresima, acquista un rilievo più netto la Pasqua, che é celebrazione della morte e Risurrezione di Cristo, annunciata questa domenica con la parabola del chicco di grano, che morendo nel solco, produce uno splendido raccolto.

Sarà pure una parabola breve ma é, in verità, una feconda e fertile parabola: un solo chicco di grano é capace di dare più di un frutto.

A che cosa si deve un raccolto tanto straordinario, scaturito da un solo chicco caduto nel solco? Dal fatto che la morte e la Risurrezione di Gesù sono la vittoria definitiva del bene sul male, della grazia sul peccato.

É anche e, soprattutto, una valida via a vincere la forza dell' indifferenza nella nostra vita e nel mondo che ci circonda.
Giunti a compimento la storia della salvezza, si é realizzata nella persona di Cristo la nuova alleanza di Dio con il Suo popolo e con tutta l' umanità, come aveva, appunto, profetizzato Geremia, annunciando una legge, una religione, un' alleanza interiore, personale, viva, scritta non su tavole di pietra, ma nel cuore dell'uomo (Prima Lettura).

In questa quinta domenica di Quaresima dobbiamo chiederci lealmente com'é la nostra alleanza con Dio, cioé l'atteggiamento religioso e la conseguente condotta morale di ognuno. Sono autenticamente evangelici perché si basano sull' amore? Sono liberatori e gratificanti perché generano gioia ed apertura agli altri?

Oppure viviamo una religione triste ed egoistica, una morale esteriore basata sul timore e dubbio, pertanto in disaccordo con la legge dello Spirito che dà la vita in Gesù Cristo e conforme piuttosto ad un' etica di schiavi che si muovono con la frusta e non per amore e per generosa amicizia?

Se ci trovassimo nella seconda alternativa, avremmo urgente bisogno di un cuore nuovo per un' alleanza nuova, sigillata con il dono dello Spirito.

Nell' odierno Vangelo di Giovanni, la glorificazione di Gesù indica la Sua passione, morte e Risurrezione, che Egli stesso spiega subito dopo con tre riferimenti in reciproca connessione: il chicco di grano, la sequela dei discepoli e l' obbedienza al Padre.

Sia nella preghiera del Getsemani che nel brano di oggi é chiara la naturale ripugnanza di Gesù davanti alla morte, dovuta alla sua autentica umanità e condizione morale: "Ora l' anima mia é turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest' ora!. Padre, glorifica il Tuo nome."

Risponde una voce dal cielo: "L' ho glorificato e di nuovo lo glorificherò”. La gente che aveva udito la voce resta perplessa.  Per questo Gesù chiarisce: "Questa voce non é venuta per me, ma per voi. Ora é il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me".

Gesù conclude il brano evangelico presentandosi, ancora una volta, come luce del mondo: "Camminate mentre avete la luce, cioé credete in me, prima che sia tardi".

Oggi è l' ultima opportunità della Quaresima per diventare figli della luce, figli della redenzione, figli amati da Dio e luce di Cristo (per gli altri).

Così, quando i non credenti vorranno conoscere Cristo, potranno vederlo riflesso in noi discepoli cristiani.

 

Meditazioni: «Camminate mentre avete la luce»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 2 Aprile 2006 - Quinta di Quaresima
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