Meditazioni

Natale, cammino di speranza

Vincenzo La Gamba

Il Natale di quest' anno, come quello di tanti altri anni, é un invito a celebrare 2005 anni consecutivi di grazia.

Il mondo ha bisogno del Natale per cantare all' unisono la vita e la speranza dei cristiani di tutte le religioni (non solo cattolica romana) al mondo.

É la festa in cui promettiamo a noi stessi di non essere cattivi, ma buoni; di non essere codardi con gli altri ma magnanimi, altruisti e generosi. Di essere ambasciatori di fratellanza e portatori di un messaggio di pace e di consolazione a chi non ha lo "spirito del Natale".
Perché, vedete, se uno parla del Natale e si intestardisce che è una festa di regali, di consumismo, di shopping, di luminarie, di alberi addobbati e vetrine di negozi attraenti, dice cose scontate e spalanca una porta già aperta.

Il Natale é, badate bene, un' intimità con il Bambino che nasce in una capanna dando vita al mistero dell' incarnazione, il mistero dei misteri.

In questi 2005 anni di mistero natalizio, il Natale é un invito a celebrare l'era cristiana come un periodo di cambiamento, di rinnovamento dell'umanità intera.

Il Natale é un cammino di speranza, perché Gesù deve nascere "prima in noi" come guida intima durante il percorso tortuoso della nostra vita terrena, ma, va da sé, deve nascere ancora dove non é nato.

Ed é in questa direzione che dobbiamo riflettere da buoni cristiani.

Quindi preghiamo che Gesù nasca nei cuori di chi ha bisogno di luce e di conforto; di chi necessita di una mano di aiuto.

Ed allora:

Nasci, o Gesù, nel cuore di chi non ha figli a cui donarsi, di chi orfano cerca padre e nei figli solitari, che non hanno nessuno al mondo con cui condividere niente.

Nasca Gesù nei cuori angosciati, in chi, depresso, oppresso ed affaticato, soccombe
al male e continua il proprio cammino con sfiducia, timore e senza speranza.

Nasci, Gesù, in mezzo a guerre e morti, tra l' indifferenza e cattiverie sociali, nelle famiglie nelle quali c'é odio ed incomprensione; nelle case di ricovero dove vi sono ammalati inguaribili e negli ospedali ove c'é la speranza di guarire fisicamente da mali incurabili.

Nasci, Gesù, in chi muore di fame e guida la gente che non fa niente per il prossimo
per convertirla negli abissi della generosità ed amore altrui.

Nasci, Gesù, nei cuori di chi é in agonia, di chi non ce la fa più e poi si danna.

Nasci, ancora una volta, nella gente che non sa quale é lo spirito del Natale.

Nasci, Gesù, in chi ancora ti pensa, facendo nuova qualche cosa, insegnando di non mollare, ma di perseverare sempre nella bontà e nell' amore verso il prossimo.

Oggi tu o buon Bambin Gesù non sei nato ma "rinato" nei cuori di chi ti ha voluto sempre accanto. Siamo noi tutti tuoi messaggeri di pace e apostoli del Verbo che si é fatto carne; in noi tutti che seguiamo la stella della notte di Natale come la luce del nostro cammino di fede.
 

Meditazioni: «Natale, cammino di speranza»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 25 dicembre 2005, Domenica di  Natale
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